Onestamente occorre riconoscere che quest’anno il nostro
caro Paolo Testi, Presidente pro-tempore del Lions Club Aurelium, non ci ha
fatto mancare nulla nel preparare e realizzare la tradizionale Festa degli Auguri:
il concerto di un quartetto d’archi, una sala magnificamente addobbata
e scrupolosamente divisa in tre distinte parti per altrettanti avvenimenti,
un bellissimo presente per le Signore e un profumato panettoncino per i Signori,
un ottimo menù a sorpresa e tagliandi a iosa, oltre quelli previsti nella
quota di partecipazione, per il sorteggio dei premi.
E neppure si era dimenticato che si stavano festeggiando sia il Santo Natale
che il Capodanno, festività che nel nostro emisfero boreale ricorrono
durante i mesi invernali: infatti la temperatura della sala da pranzo opportunamente
ricordava il clima di rito, con grande sfoggio di pellicce e mantelle di lana.
Infatti (e però), tutto è filato per il meglio, con piena soddisfazione
dei presenti, soprattutto per lo scrivente, il quale ha avuto la fortuna di
avere come commensale il Natale in persona. Ovviamente mi riferisco al carissimo
amico cerimoniere Francesco!
Il concerto che ha aperto la serata è stato affidato ad un affiatato quartetto di archi, composto da quattro giovani donne che frequentano il Conservatorio di S.Cecilia, che ha eseguito musiche di Mozart, Dvorak, Strauss, Lacalle e alcuni canti natalizi, in programma e altri ancora di altri autori. Tra le musiche eseguite, alcune del nostro Socio Ennio Morricone. I presenti hanno, quindi, potuto gustare motivi che sono famosi non soltanto per la notorietà dei compositori, ma anche per la loro orecchiabilità che ce li ha resi familiari. In special modo il primo movimento di quella “Piccola musica notturna” di Mozart, composta dallo sfortunato compositore austriaco all’età di trentuno anni, quattro prima della sua morte, avvenuta nel 1791, e mai eseguita mentre l’Autore era in vita.
E mentre sono sicuro che tutti ricordiamo anche le battute iniziali dell’altrettanto famosa sinfonia n.40, mi piace sottolineare che la scelta del Maestro Giulia Tafuri, che ha preparato il quartetto esecutore tutto formato di archi, è stata più che oculata, se teniamo presente che il Compositore ha escluso, dagli strumenti impegnati, quelli a fiato, all’epoca tassativamente previsti nelle serenate e nei divertimenti del Settecento.
Mentre ci cullavamo ritmicamente sulle note di un valtzer di
Antonin Dvorak, a chi scrive sono tornate alla memoria quelle vibranti dell’ultimo
movimento della famosa sinfonia detta “Dal Nuovo Mondo”, che il
Musicista boemo compose un secolo dopo la scomparsa di Mozart e chiamata così
perché scritta in America. Una scatenata polka di Richard Strauss è
servita a ricordarci che anche quest’anno non dovremo perdere l’appuntamento
con il Concerto di Capodanno da Vienna. E’ stata poi la volta di una delle
più famose canzoni mai scritte, l’”Amapola” di Joseph
Lacalle, la cui prima esecuzione risale al 1944, vent’anni dopo la sua
composizione, e che sicuramente fornì a suo tempo, a persone attempate
come lo scrivente, l’occasione per i primi tentativi di sfoggiare atteggiamenti
da “latin lover”. Risultati? Segreto professionale.
Ma non è un segreto per nessuno che il nostro Socio Ennio Morricone di
questa canzone ci ha fornito una versione strumentale inarrivabile nella colonna
sonora che accompagna il film di Sergio Leone “C’era una volta l’America”
del 1984!
La chiusura del concerto, affidata ai tradizionali canti natalizi, ha visto
anche l’esecuzione del tema musicale composto da Nicola Piovani per il
film di Roberto Benigni “La vita è bella”, degno vincitore
di un Premio Oscar.
Nel presentare i regali che erano stati preparati per la tradizionale lotteria, il Presidente ha voluto evidenziare la generosità della Signora Maura Bersani, titolare dell’omonima gioielleria (mi raccomando: evitiamo automatici e facili richiami ad omonimi personaggi della politica!), che ancora una volta ha voluto mettere a disposizione del Club stupendi oggetti della sua collezione, i quali hanno consentito di devolvere la somma destinata all’acquisto di regali per la lotteria a favore di un service a beneficio di iniziative gestite dalle Suore Salesiane dei Sacri Cuori nel Bénin, nell’Africa Occidentale.
Appena sopra, nel concludere l’argomento dedicato al concerto, ho citato il film di Roberto Benigni “La vita è bella”. Qui desidero richiamare quel coinvolgente e audace titolo e mi accingo a farlo permettendomi di ricordare a tutti, a me per primo, le bellissime espressioni usate dal Presidente Paolo Testi nel suo indirizzo di benvenuto e di saluto all’inizio della serata: “Allora, lasciamo pure che fuori scorra una diversa vita, noi ne coglieremo una molto più bella … (che) non potrà essere solo e soltanto l’apparire, il ripetersi di vuote liturgie mondane, il nulla rivestito dall’oro di fumose certezze. (…) Basterà essere noi, semplicemente noi, riandare con il pensiero a giorni in cui il Natale era meno appariscente, meno luccicante, meno ricco di oggetti, ma pieno di soggetti che si cercavano e, nel trovarsi, si amavano!”
Il giorno successivo alla magnifica serata, nel ringraziarlo
per quanto aveva saputo offrirci e con ancora negli orecchi le parole sopra
riportate, avevo scritto all’amico Paolo per dirgli anche che, a vederlo
condurre una conviviale, era come viaggiare su delle montagne russe, stupiti
e catturati con amore dalla disinvoltura con la quale sapeva trasmigrare da
una ingenuità fanciullesca ad una seriosità accademica.
Mi piace, nel chiudere il resoconto della Festa degli Auguri 2011 dell’Aurelium,
rendere pubblica questa mia impressione, che ritengo alberghi benevolmente e
amichevolmente nell’animo di molti altri Soci. (Enzo Maggi)