Visita del Governatore e Charter Night

Anche quest’anno è stata rispettata la felicissima e consolidata tradizione di legare assieme i due avvenimenti più importanti e significativi dell’annuale attività del nostro Club e cioè la visita del Governatore Distrettuale e la celebrazione dell’anniversario della Charter Night, cerimonia questa ancor più sentita in quanto il Club Aurelium tagliava il traguardo dei quaranta anni.
Venerdì 18 novembre u.s. il Consiglio Direttivo quasi al completo ha accolto la massima autorità distrettuale e il Presidente Alicicco, dopo aver presentato i Consiglieri, ha esposto le linee programmatiche del Club, sottolineando non soltanto le attività già svolte nel corso del primo semestre, ma in special modo quanto l’Aurelium si è proposto di conseguire nella seconda parte dell’annata 2005-2006. Il Governatore Agostino Inzaina si è mostrato molto interessato di quanto veniva illustrato e nel suo intervento conclusivo, le cui linee principali sono state riprese al termine della conviviale che lo ha visto gradito ospite, non ha lesinato parole di elogio e di incoraggiamento nei confronti del Club e della sua dirigenza.
In apertura di conviviale, l’immediato Past President Donato Manzaro ha celebrato il quarantesimo anniversario della Charter Night con un intervento di grande chiarezza ed efficacia, finalizzato ad illustrare quanto di positivo il nostro “prestigioso” Aurelium ha realizzato in questi quattro decenni che sono ormai alle nostre spalle e con quanta energia si propone di proseguire nel suo impegno sociale. (Enzo Maggi)


CELEBRAZIONE DEL 40^
ANNIVERSARIO DELLA CHARTER


Un cordiale saluto al Governatore del nostro Distretto Dr. Agostino Inzaina, ai graditi ospiti, agli amici Lions e alle loro gentili signore.

La tradizione del nostro club vuole che l’Immediato Past Presidente celebri la ricorrenza della Charter; sono bel lieto di continuare questa usanza e sono particolarmente orgoglioso e onorato di farlo in questa serata molto importante per noi: sono passati 40 anni da quando il Consiglio d’Amministrazione del Lions Internazionale ha consegnato all’Aurelium la Charter, documento ufficiale che sancisce la nascita di un nuovo club Lions.

Signor Governatore, Ti siamo sinceramente grati per averci concesso il privilegio di celebrare il suo anniversario in occasione della Tua visita ufficiale al Club.

Sarà una celebrazione che anticipa i lavori di un Comitato, nominato dal Presidente, che ha appena iniziato l’opera di raccolta delle attività del quarantennio, con l’intenzione di produrre un opuscolo che non sia una semplice elencazione dei services realizzati e dei temi trattati, ma soprattutto la dimostrazione di come il club abbia risposto agli “Scopi del lionismo”, riferimento costante per tutti i soci, dalla giorno della nascita del Club ad oggi, e per tutti coloro che porteranno avanti il cammino dell’Aurelium.

Dirò quanto basta per spiegare:

Caro Governatore, la risposta è semplice e solo una: in questi 40 anni, tanti sono stati i Lions che hanno fatto parte dell’Aurelium (il nostro pensiero commosso e grato va a coloro che, solo fisicamente non sono più tra noi) e tutti hanno sempre operato con entusiasmo e con fraterna-sincera-affettuosa amicizia, sempre uniti nel servizio, consapevoli che nella concordia “parvae res crescunt”, nella discordia “maximae dilabuntur”.

In attesa dell’opuscolo di cui ho parlato, ricordo alcuni services, per me particolarmente significativi:

Il bambino blu (1976): un bimbo di 8 anni con grosse complicazioni cardiache, per iniziativa del socio Angelo Litrico, fu visitato dal Prof. Barnard, allora unico chirurgo in grado di salvarlo da una triste fine. In una straordinaria conviviale, con oltre 200 presenze, furono raccolti i fondi per consentire il viaggio e la permanenza a Città del Capo per lui e per i suoi genitori. Paolo, partito con il viso blu e il respiro faticoso, dopo 50 giorni è ritornato roseo, vispo e sorridente alla vita.

La fotoemoteca (dal 1979): la genialità del socio Giulio Bernardini e di altri soci promosse la tipizzazione del sangue con una metodica semplice ed interessante, tesa a sensibilizzare la gente alla donazione. Una vasta eco sulla stampa, nazionale ed estera, fece proliferare le fotoemoteche anche in altri Clubs del Distretto; alla fine del service, durato alcuni anni, i tesserini consegnati, con su registrato il gruppo sanguigno, furono più di un milione.

La dialisi infantile
(1984-85): la vicenda di Emiliano, un bimbo di 4 anni di famiglia poverissima, dializzato in casa con mezzi di fortuna, per iniziativa dell’Aurelium, sensibilizzò tutti i Clubs del Distretto. Furono raccolti fondi per l’arredo e le attrezzature sanitarie per l’apertura di un reparto di dialisi presso l’Ospedale del Bambin Gesù, che, grazie anche all’interessamento del socio Prof. Adolfo Salvatori, fu inaugurato con la benedizione ai Lions del Cardinale Angelini e, successivamente in udienza privata, di Papa Wojtyla.

L’invaso (2004) per la comunità di Bandiagara nel Mali (consegnato ai Frati Bianchi), comunità che stava per essere sciolta per mancanza di acqua e che, grazie al nostro intervento, ha consentito la sopravvivenza in loco di 750 persone.

Il pozzo di acqua potabile nella Repubblica Centrale Africana presso la capitale Bangui, nel complesso educativo per minori orfani o abbandonati, retto dalle suore del Sacro Cuore di Gesù, che ha permesso di disporre di acqua, per soddisfare le necessità del centro e per accrescere il numero dei bimbi ospitati.

ed ancora alcuni temi importanti di carattere sociale, trattati dal Club:

I giovani e la Società contemporanea (1969); Il fenomeno della violenza – responsabilità dei genitori, educatori e governanti (1974); Il dramma della incomunicabilità sociale nel nostro tempo (1978); Vivere la legalità nei gesti quotidiani per costruire una nuova cultura della convivenza (1994); I giovani e il loro futuro nell’Europa dei popoli (1995); Il trauma cranico e la sua prevenzione (2004); l’Alzheimer: diagnosi, terapia e sostegno (2005); La prevenzione primaria delle droghe nelle scuole medie inferiori (2005).

Siamo convinti che le motivazioni originarie che indussero Melvin Jones a fondare il lionismo, non sono mai cambiate e che oggi sono ancor più valide di allora, essendo i poveri sempre più numerosi e più poveri ed i ricchi sempre più ricchi ed egoisti.

Siamo altresì convinti che all’indirizzo umanitario, attività classica del Lionismo, dobbiamo affiancare, con maggiore impegno, l’indirizzo sociale, per non essere considerati una tra le tante associazioni di beneficenza, peraltro pregevoli, esistenti sul territorio. E’ necessaria, infatti, la nostra presenza vigile e attenta all’interno della Società, per poter affrontare tematiche sociali importanti, per sensibilizzare le istituzioni con proposte realistiche che contribuiscano, per quanto possibile, alla risoluzione dei problemi che affliggono la vita comune; per aiutare i giovani a difendersi dalle insidie presenti e permettere loro di costruire un futuro migliore.

Tutto ciò nella consapevolezza (prendendo a prestito lo slogan dell’Associazione dei Lions Italiani): che noi Lions non possiamo cambiare il mondo, ma certamente possiamo migliorare una piccola parte di esso. (I. Past Presidente Donato Manzaro)

 

Foto:

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