Vorrei ricordare Franco, parlando con Lui: io so che mi sta
ascoltando...
Carissimo Franco!
«Credere per Fare», è stato il Tuo motto.
Questa Tua convinzione l’hai portata fino alle estreme conseguenze nella
ultima notte della Tua Annata, abbandonandoTi ad un tour de force,
che nasceva dalla Tua assoluta certezza che tutto è possibile a chi si
getta dietro le spalle una vita "normale", per entrare in
quella di chi osa e piega al Suo volere le debolezze umane.
Lo so, quando ho saputo con quali modalità sei uscito dalla scena del
mondo, ho provato un senso di rabbia, soprattutto quando ho saputo che il Tuo
Kampfgeist – il Tuo spirito combattivo – aveva coinvolto,
oltre alla Tua Sposa, anche ignare, terze persone!
Poi, mi son fermato a pensare e ho riflettuto che, così facendo, mi abbandonavo
ad un giudizio che non può essere il mio, essendo Tu comparso avanti
all’Unico Giudice, che, Solo, ha il potere di dire quale atto sia retto
e quale no!
Allora, cancellata ogni mia umana perplessità, Ti vedo, sorridente, sereno
quel venerdì di novembre dell’altr’anno, quando onorasti
– seguendo una lunga pluridecennale tradizione di tutti i Governatori
che Ti hanno preceduto – il Lions Club di Roma Aurelium, effettuando
la Tua visita in occasione dei festeggiamenti della "Charter Night".
Il Tuo agire deciso, scarno, diretto, la Tua abilità nel coinvolgere
tutti ci prese tutti in quella mistica notte, conclusasi per la mia Angela e
me in modo molto intimo, quando riaccompagnammo la Tua Maria Grazia e Te alla
«Casa dell’aviatore»…
Prima o poi ci riincontreremo in quella stupenda dimensione del «giorno
che non ha tramonti», come con poetica espressione la Chiesa ci indica
l’Aldilà.
Ti lascio, augurandoti un sonno sereno Franco, assieme alla Tua Maria Grazia
che, fino all’ultimo, Ti è voluta stare vicina!
Ciao!
Paolo
(Il Presidente del L.C. Roma Aurelium Paolo Testi)