CHARTER NIGHT - CINQUANTESIMO ANNIVERSARIO
VISITA DEL GOVERNATORE
30 ottobre 2015

Dopo il rituale tocco della Campana con il quale il Presidente Mario Paolini ha dichiarato conclusa una conviviale lunga e articolata, dedicata al cinquantesimo anniversario della Charter Night del nostro club e alla visita del Governatore distrettuale, uscendo un po’ barcollante dopo una seduta, in tutti sensi, durata cinque ore e ansioso di raggiungere “il bianco lettino e il dolce cuscino”, un caro amico socio mi esortava a non indugiare troppo nel preparare e spedire il resoconto della serata, come era mio dovere di Addetto stampa, considerato che in definitiva quanto era accaduto non si discostava molto da un copione che ormai si ripeteva da decenni, per lo meno per ciò che atteneva alla visita del Governatore. E mi raccomandava di non dimenticare, come era accaduto in altra circostanza, che in questa occasione erano state consegnate alcune chevron ad alcuni soci in attestazione della loro anzianità nelle fila del Lions Club Roma Aurelium. La stanchezza fisica e mentale che in quel momento la faceva da padrona non mi consentirono di replicare: come si dice, incartai e portai a casa. Ma adesso che, avendo recuperato il recuperabile e con tutta calma, mi accingo ad onorare il mio ruolo, ritengo di poter affermare che l’amico socio non era completamente nel vero e mi sforzerò di dimostrarlo.

E nel farlo mi sembra ovvio, anche se la serata vedeva come gradito ospite il nostro Governatore distrettuale Prof. Tommaso Sediari in visita ufficiale, che venga data la precedenza a quanto è stato detto e fatto per ricordare il cinquantenario del nostro club, dalla esposizione del documento che ne attesta la nascita alla presentazione e consegna di oggetti e pubblicazioni commemorativi. Dopo i lavori del Consiglio direttivo, nel corso dei quali il nostro Presidente Paolini ha illustrato al Governatore Sediari i risultati conseguiti dal club Aurelium e i progetti futuri, l’incontro è proseguito nella usuale conviviale per la celebrazione del cinquantenario. Il ricordo delle vicende che portarono alla fondazione dell’Aurelium e ai suoi primi passi è stato affidato al Socio Decano del club, Francesco Alicicco, il quale può vantare una militanza di ben quarantanove anni, essendo entrato nel club nel 1966, un anno dopo la nascita del sodalizio. E’ facile immaginare con quanta commozione Francesco ne abbia rievocato i primi passi, dalla prima denominazione che ricordava i luoghi di origine e cioè Ladispoli e Cerveteri, fino all’assunzione di quella attuale di Lions Club Roma Aurelium; dai primi Presidenti a quelli più recenti; il prestigio che l’Aurelium si è conquistato sul campo con la sua attività e i suoi services; la sua presenza ai vertici del Distretto con i Governatori che ha saputo esprimere nelle persone di Umberto Manucci e Mario Paolini. Tra i molti soci presenti all’avvenimento si potevano notare altri amici con anzianità lionistica considerevole, dai trenta anni fino agli oltre quaranta; di certo non mancavano soci di recente acquisizione, ai quali è stato affidato il compito di tenere alta quella tensione di volontariato attivo che ha costituito la ragion d’essere del prestigioso club Roma Aurelium. Le parole di Francesco hanno suscitato in alcuni dei presenti ricordi affettuosi e orgogliosi, in altri meraviglia e curiosità: certamente in tutti il desiderio di non trascurare nulla di quanto veniva loro raccontato.

E il ricordo di quanto era accaduto nel corso degli anni che vanno dal 1965 ad oggi ha trovato spazio in una elegante pubblicazione, un vero e proprio volume che, offerto a tutti presenti, sicuramente farà la sua bella figura nella biblioteca di chiunque lo abbia ricevuto e di chi lo riceverà; ma soprattutto servirà a chi ne è stato protagonista di rivivere passaggi della propria vita associativa che hanno lasciato un segno indelebile per la frequentazione di persone bellissime e indimenticabili, di amici veri che erano stati amabili e determinanti complici nel servizio a favore dell’altro, in omaggio a quanto affermato dalle carte fondamentali della nostra associazione: l’Etica e gli Scopi del Lionismo. E servirà a quanti si sono da poco affacciati su questo mondo di sentito e vissuto volontariato, e a quanti altri vi faranno ingresso, per indicare loro il sentiero che dovranno percorrere nel corso degli anni futuri. Mi auguro che il libro venga sfogliato e letto con l’attenzione che merita e che possa, se del caso, fornire lo spunto per osservazioni e critiche sulle quali soffermarci costruttivamente. Poco importa sapere chi di questo libro è stato occasionale artefice: è stato scritto e illustrato da tutti quegli uomini che dal 1965 ad oggi hanno portato sul bavero della giacca il distintivo con i due leoni. Tra questi uomini la sera del 30 ottobre alcuni hanno potuto ricevere un piccolo simbolo metallico, la chevron, che certificava la loro anzianità associativa e cioè Domenico Giglio con 45 anni, Tito Emilio Conforti con 40 anni, Ernesto Liccardi e Ennio Morricone con 35 anni.

Ai soci e alle personalità presenti è stato consegnato, a ricordo della serata, anche il nuovo gagliardetto, modificato nella parte commemorativa sia nella indicazione del 50° anniversario sia nella riproduzione di luoghi, oggetti e monumenti che stanno a testimoniare le origini e l’evolversi dell’Aurelium; e per tutti i soci è stato predisposto un crest personalizzato, con il logo tradizionale del club e una targhetta nominativa.

Fin qui poco o nulla poteva considerarsi ripetitivo di quanto in anni passati era accaduto: i primi cinquant’anni vengono solo una volta. E lo posso attestare personalmente! Ma prima di dedicarmi alla parte che ritualmente ogni anno è rappresentata dalla visita del Governatore distrettuale, desidero far presente al caro amico socio di cui sopra che avevo intuito che la sua raccomandazione aveva l’unico scopo di farmi scrollare di dosso quella pigrizia che caratterizza l’incipit di ogni mio intervento e a lui ben nota: perché, anche se la trama dell’episodio che viene predisposta ogni anno è sempre la stessa, non ci dobbiamo dimenticare che poi il copione viene recitato da attori diversi di volta in volta, per lo meno quelli che siedono ai vertici del club e del distretto. E infatti l’amico Tommaso Sediari a me è sembrato discostarsi da quegli schemi ragionieristici e burocratici che hanno caratterizzato il comportamento di molti, o quasi tutti, suoi predecessori quando, nel corso del Consiglio direttivo che ha preceduto la conviviale, ha sollecitato e accettato da parte dei presenti interventi, anche critici, ma che offrivano occasione di dialogo e di confronto non sempre possibile se affidato alla nostra stampa, spesse volte distratta o prevenuta. La naturale propensione verso il mondo agrario che ha contrassegnato i suoi studi, l’impegno imprenditoriale e professionale, l’amore verso quel “settore primario, cioè l’agricoltura, (che) per millenni, da quando l’uomo ha fatto la sua comparsa su questa terra (…) gli ha consentito di sopravvivere fino ad ora, sia pure tra indicibili sofferenze e traversie” (mio resoconto su incontro con l’avv. Mazzella del 29 0ttobre 2014), non potevano non incidere sul comportamento da tenere nei confronti di occasionali interlocutori: ascolto, comprensione, valorizzazione, condivisione, saggezza: tutte caratteristiche che tratteggiano la figura di colui che tutto dona alla terra e dalla terra tutto attende. E non è mancato neppure un siparietto saggio e arguto allorquando nel suo intervento, per meglio sottolineare la necessità di mantenere in ogni occasione il giusto equilibrio di giudizio, si è avvalso di un bicchiere riempito a metà non per soddisfare una incipiente sete, bensì per ricordare che per tutte le situazioni può esserci un giudizio positivo - il bicchiere mezzo pieno - o negativo - il bicchiere mezzo vuoto -, cui affidare il conseguente comportamento. Anche il saluto rivolto a tutti i convenuti in chiusura della conviviale è stato apprezzato per la cordialità e la familiarità con le quali è stato formulato. Da parte di tutti coloro - soci, amici e ospiti - che con la loro presenza hanno contribuito alla completa riuscita della serata, e dallo scrivente, giungano al Prof. Tommaso Sediari auguri di buon lavoro. (Enzo Maggi)

 

IL SALUTO DEL PRESIDENTE PDG GEN. MARIO PAOLINI

Caro Governatore, Cari soci, Gentili Signore, Graditi ospiti,

mi unisco ai saluti fatti dal nostro bravo Cerimoniere a voi tutti e vi ringrazio a nome di tutto il Club della vostra presenza che ci onora in questo momento di festa per la visita del nostro Governatore e per la nostra 50^ Charter.

Caro Governatore, come avrai potuto certamente constatare, il club Aurelium è formato da persone che credono in questa Associazione e sono fermamente legate alla sua storia e, come diceva il nostro indimenticato Past Governatore Manucci, seguaci di quel lionismo del cuore da cui purtroppo da qualche parte se ne hanno indizi di disaffezione. Sì, il nostro è un club che crede ancora nei valori dettati dal lionismo che sono l’origine e l’anima del nostro senso critico verso quelle anomalie che si possono notare in alcune circostanze. Siamo soci che danno molta importanza al comportamento individuale e ai principi etici in cui crediamo fortemente perchè rappresentano un modello di vita intrinseco alla cultura di ognuno di noi e al nostro operare quotidiano che si specchia con quello dell’Associazione cui apparteniamo.

Caro Governatore, il nostro è un club di soci che hanno fatto dell’amicizia e dello spirito di servizio il loro credo; certo, il nostro attaccamento alla cultura lionistica, ai dettami dei suoi scopi e della sua etica sollecita, come accennavo, il nostro spirito critico, mai però distruttivo e sempre rivolto al bene del nostro Distretto e della nostra Associazione.

Il nostro è un club che ama la dialettica, mai ossequioso e silenzioso in attesa di tempi migliori, sempre sollecito a far sentire la sua voce. Per questo e per altro ancora il club meritò, e ne siamo fieri, l’appellativo di “Club Prestigioso” attribuitoci dal compianto Past Direttore internazionale Enrico Cesarotti. Tu, caro Governatore, hai di fronte un club certamente di età non troppo giovane, ma molto attento a chi aprirsi perché ha ben chiari i pilastri sui quali la nostra Associazione è stata costruita e per molti anni si è sviluppata: l’etica e gli scopi. Dai possibili aspiranti soci pretendiamo il rispetto di queste due colonne portanti alle quali rivolgiamo sempre la nostra attenzione e che hanno contribuito a creare quello spirito di appartenenza che rappresenta la nostra forza e la nostra dignità. Novità numeriche non ne vogliamo se non sono espressione di qualità. Le medagliette non ci interessano, i valori invece sì, e molto! Il numero dei soci sui quali può contare da moltissimi anni il nostro club riteniamo sia ottimale per un corretto vivere operativo.

I grandi service internazionali, come ho avuto modo di dirti, hanno sempre trovato un posto preminente nel nostro club: LCIF, SIGHT FIRST, MORBILLO. In campo Multidistrettuale e Distrettuale è stata sempre attiva e sentita la nostra partecipazione: CANI GUIDA, CREC, CASA DI ACCOGLIENZA DI CAGLIARI ecc. Cosa dire poi di altri service a cui il club si è dedicato: abbiamo rivolto le nostre attività ai bambini e agli emarginati, ma non solo; è lungo l’elenco di quanto donato dal club in tutti questi anni per venire incontro alle esigenze dei più bisognosi.

Il nostro è un club di una grande metropoli dove, come in molti altri club romani, non troverai molto spesso seduti alle conviviali Sindaci, Alte Autorità dello Stato e quant’altro; per quanto ci riguarda è con orgoglio che cito il nostro attaccamento al territorio di riferimento del club, cioè il XIII Municipio con il quale scorre un fiume continuo di rapporti di cooperazione culminati, qualche anno fa, con l’apertura del Parco Melvin Jones dove ogni anno, in Primavera, alla presenza delle Autorità del Municipio, dei ragazzi disabili e delle loro famiglie organizziamo la festa della Solidarietà che quest’anno vedrà la presenza della Banda Musicale dell’aeronautica Militare.

E qui mi corre l’obbligo di sottolineare con forza l’opera attiva e continua delle nostre signore che partecipano in maniera determinante alla vita del club organizzando e realizzando iniziative destinate alla raccolta fondi per i nostri service. A loro va il plauso e il ringraziamento sentito di tutto il club. Di una ulteriore cosa andiamo molto fieri: nei nostri bilanci di missione annuali si può constatare che il 70% delle entrate sono sempre destinate ai service, il 20% è destinato ai versamenti per la Sede Centrale, il Multidistretto e il Distretto, il 10% al funzionamento del club.

Infine i soci: il termine prestigioso è stato dato al club anche perché, e non pecco di modestia, i suoi soci sono prestigiosi, non solo per le loro eccellenze professionali e culturali, oltreché per le attenzioni e l’interesse che danno a tutto quanto avviene nel Club e nel Distretto, ma anche per lo spirito di amicizia, cordialità e simpatia sempre presenti nei reciproci rapporti, che si manifesta nella partecipazione alla vita del club: ne è testimone la loro elevata presenza a tutti i Consigli Direttivi.

Quest’anno celebreremo il 50° anniversario di vita del club; sarà un momento particolarmente esaltante che ci legherà a tutti quei soci che ci hanno preceduto e che hanno contribuito a fare grande il club Aurelium. Non ci saranno strombazzamenti e fanfare, ma ricordi e comunione d’intenti per proseguire nel virtuoso cammino tracciato dai nostri predecessori. Certo, abbiamo voluto che questa circostanza fosse ricordata con un service particolare che, come ti ho riferito nella nostra riunione di poco fa, riguarderà il restauro di 2 Fontane di Roma, la “Fontana degli Artisti” e la “Fontana del Sarcofago del Bufalo” situate in due punti strategici della città per frequenza di romani e turisti, vale a dire rispettivamente in via Margutta e a Largo del Nazareno.

Spero e credo molto nell’operato del Governatore e della sua squadra per rendere più forte e valido il nostro Distretto e per condurlo con mano ferma nella giusta strada. Avrai in noi dei convinti partners in questo cammino, sempre propositivi, senza infingimenti, con mente aperta e con il cuore rivolto al bene del nostro Distretto e dell’Associazione.

Buon lavoro, caro Governatore, detto con grande stima e simpatia a voce alta da tutto il club. Grazie

 

Il Socio Decano Dr. F.sco Alicicco commemora il Cinquantennale

 

Il saluto del Presidente Gen. Mario Paolini

Il saluto del Governatore Prof. Tommaso Sediari

 

Lo scambio dei gagliardetti

 

L'omaggio del Crest e del libro del 50nale

 

La torta simbolica dei 50 anni del Club

 

Con alcuni Past Presidenti del Club

 

Con alcuni Past Presidenti del Club

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