Club Praga Strahof

Proseguendo una attenta politica di gemellaggio con in Clubs Lions più rappresentativi di prestigiose città e capitali estere, che sia applicazione concreta dei principi di fraternità e di internazionalità del leonismo, dopo i gemellaggi con Malta e Barcellona, una delegazione del Roma Aurelium, guidata dal Presidente del Club Lucibelli, e composta da numerosi Soci, fra i quali il Presidente della III° Circoscrizione Lo Monaco e gli officers distrettuali Gallone eGiglio, si è recata dal 4 al 7 maggio a Praga, per il gemellaggio con i Clubs di Praga Strahov S. Giorgio e di Praga Orel.

La cerimonia tenutasi nel pomeriggio e serata del 6 maggio negli storici e suggestivi locali del Monastero di Strahov in bellissima posizione collinare sulle appendici di Malà Strana, è stata preceduta dalla visita a questo complesso conventuale, tenuto dai monaci premonstratensi, le cui origini risalgono al secolo XII, ma che deve la sua attuale sontuosa configurazione barocca, alla ricostruzione avvenuta nel XVII Secolo.

Accolti da una folta rappresentanza di Lions dei due Clubs praghesi, con le loro gentili consorti ed accompagnati dall'Abate, che ne ha illustrato la storia e le caratteristiche costruttive ed artistiche, si sono così potute ammirare le sale della biblioteca, che accoglie complessivamente 130.000 volumi, 5.000 manoscritti e 2500 incunaboli, dalle volte e soffitti splendidamente affrescati per poi passare nella chiesa, dedicata all'Assunta, nel cuji interno, ricco di stucchi, affresci, statue, abbiamo ascoltato un concerto di musiche di Arcangelo Corelli, Georg Friedrich Handel e Joan Sebastian Bach, magistralmente eseguite all'organo della chiesa dal prof. Dorothea Fleschmancova.

Trasferitici infine nel vastissimo salone del Refettorio si è proceduto al momento lionistico della visita, con gli applauditi discorsi dei presidenti Vlatislav Vondrak dell'Orel, Helena Rossi dello Strahov-S.Giorgio e di Filippo Lucibelli dell'Aurelium, che, poi a nome del Club, ha voluto testimoniare concretamente i valori del lionismo, consegnando agli amici lions di Praga un congruo contributo per il "service" a favore del locale Conservatorio e Scuola per accordatori per la gioventù handicappata con difetti alla vista, intitolato al medico oculista e scienziato ceco Jan Dejf vissuto ai primi del secolo scorso.

E' seguita la firma dei documenti ufficiali del gemellaggio e la conviviale, che è stata onorata dalla presenza del P.D.G. del Distretto 122, ing. Berès Branislav, dell'Ambasciatore d'Italia presso la repubblica Ceca dr. Paolo Faiola, accompagnato dall'addetto Commerciale dell'Ambasciata dr.ssa Cecilia Piccione dalla direttrice dell'Istituto Italiana di Cultura di Praga dr.ssa Angela Trezza, dell'ing. Randoniz Sabella, direttore fenerale della Philips e del prof. Frantisek Jamauch, della fondazione Charta 77.

La circostanza del gemellaggio ha consentito ai soci dell'Aurelium di effettuare la visita di questa meravigliosa città, dal castello Hradcany, alla piazza San Venceslao, che vide il 16 gennaio 1969 il sacrificio di Jan Palach, al ponte Carlo, intitolato al suo committente, l'Imperatore Carlo IV, forse il più bel ponte di tutte le città d'Europa, alla torre dell'Orologio, al suggestivo cimitero ebraico, con il Museo e la Sinagoga Pinkasova, sulla cui parete sono stati scritti i nomi, le generalità e le località di provenienza degli 80.000 Ebrei vittime delle presecuzioni naziste, all'Ambasciata d'Italia ubicata nel settecentesco palazzo Thun Hohenstein, sulla via che si inerpica verso il castello, ed al Vlasskj Spirital, complesso protobarocco di tono tutale, sede dell'Istituto Italiano di Cultura, che rinnova e perpetua con pregevoli pubblicazioni, mostre e corsi di lingua e cultura italiana un antico raporto culturale fatto da architetti, ingegneri, decoratori, stuccatori, scalpellini affluiti dall'Italia in Boemia fin dal 1500.

La visita si è anche estesa ai dintorni di Praga al castello Karlstejn, voluto e realizzato da Carlo IV, tra il 1348 e il 1357, come custodia fortificata di insegne e documenti del Sacro Romano Impero e del Regno di Boemia, ed al castello Konopistè, di antica origine, ma completamente ristrutturato in stile neogotico per volontà del proprietario arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono dell'Impero Austroungarico, il cui assassino a Sarejevo, il 28 giugno 1914, fu purtroppo, all'origine della prima Guerra Mondiale, che insanguinò e divise l'Europa, che oggi, finalmente in pace vede riuniti nell'Unione Europea, 15 Stati, ai quali ci auguriamo possa aggiungersi quanto prima la repubblica CECA.

Domenico Giglio

 

 

 

 

 

 

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