La Torre Flavia fu costruita forse nel medioevo
sui resti di precedenti costruzioni romane, a scopo di difesa e controllo
del litorale. Nel XVI secolo fu completamente riedificata dal Cardinale
Flavio Orsini dal quale prende il nome. La torre fu utilizzata come
difesa costiera fino agli inizi dei XIX secolo, infatti, nei primi anni
del 1800 era armata con due cannoni di calibro 12 e 3 fucili con baionette
per i soldati. Da un documento catastale del 1845 risulta che all'epoca
la torre era ancora pavimentata con lastroni di peperino, i parapetti
erano ancora in buono stato e vi era una fornacella per le segnalazioni.
La torre presenta una base a scarpa relativamente bassa e delimitata
da una cordonatura in calcare; al di sopra erano due piani collegati
da una scala in muratura con ampie stanze illuminate da finestrelle.
Il terrazzo superiore aveva quattro torrette angolari a prova di proiettile.
L'accesso alla torre era al primo piano ed avveniva mediante l'ausilio
di rampe di scale; solo in seguito si aprì una porta d'ingresso
nella scarpa, in asse con quella originaria. La muratura comprendeva
un nucleo in cementizio rivestito da regolare cortina laterizia, rinforzata
agli spigoli con blocchi di calcare travertinoso. Nella foto sopra,
la torre come si presentava agli inizi del 1900. |
Durante l'ultima guerra fu gravemente
danneggiata: nel tentativo di farla saltare in aria fu completamente
distrutta la parte-superiore. Della torre, ancora integra, rimangono
per fortuna piante e prospetti e numerose immagini fotografiche che
consentono una conoscenza approfondi ta anche delle parti ormai scomparse.
A sinistra, una foto recente della torre. Si nota come il mare abbia
eroso la spiaggia, così che la torre oggi è immersa nell’acqua
e chi vuole visitarla può raggiungerla attraverso una stretta
striscia di terra. Sul degrado di Torre Flavia si è ora concentrata
l'attenzione del "Comitato per la Tutela e la Valorizzazione dei
Beni Culturali del Comprensorio Cerite". |