Festa di primavera a Gerano

Domenica 8 giugno

LE ATTIVITA’ DEL NOSTRO LIONS CLUB

• Domenica 8 giugno 2014 - “Festa di Primavera” a Gerano
• Sabato 14 giugno 2014 - “Festa della Solidarietà” al Parco Melvin Jones
• Venerdì 20 giugno 2014 - “Passaggio della Campana”

I quattro-cinque giorni che normalmente occorrono al vostro cronista per metabolizzare un avvenimento realizzato dal nostro club, per farne successivamente oggetto di un articolo da pubblicare sul sito istituzionale, questa volta si sono purtroppo dilatati fuori misura, anche perché distratto da un doloroso lutto familiare che, sebbene ampiamente previsto, ha inciso non poco sulla serenità e sulla concentrazione che sono alla base di un prodotto che si vuole riesca il migliore possibile per obiettività e interesse. E di ciò si chiede scusa.
Tuttavia, una volta superato, seppure parzialmente, l’intuibile turbamento e recuperata la necessaria tranquillità, ho potuto constatare con stupore che i dodici giorni che intercorrevano dall’8 al 20 di giugno, con all’interno il 14 dello stesso mese, potevano rispecchiare, in una meravigliosa sintesi, come e quanto il Lions Club Roma Aurelium sappia operare per il conseguimento degli Scopi del Lionismo, in armonia con i dettami dell’Etica. Per meglio argomentare l’attività del nostro club, potrebbe sembrare artificio retorico richiamare il titolo dell’opera di Thomas Edward Lawrence - famoso agente segreto e scrittore inglese - “I sette pilastri della saggezza”; ma così non è: infatti, già nelle prime pagine dell’organigramma distrettuale possiamo leggere che il lionismo si poggia su quattro pilastri: “La Visione”, “La Missione”; gli “Scopi del Lionismo” e il “Codice dell’Etica Lionistica”. Mi sia permesso, quindi, a questo punto di affermare che anche il nostro Aurelium può vantare, nel concretizzare la propria vitalità, la presenza di alcune solide basi che possiamo benissimo definire “pilastri”: l’amicizia, la solidarietà, il servizio. Per giustificare questa affermazione, è sufficiente soffermarsi sul contenuto delle tre manifestazioni che si sono rapidamente succedute nei su ricordati giorni del mese di giugno e che mi è sembrato ineludibile ricordarle e commentarle come fossero un unicum inscindibile.

Domenica 8 a Gerano, nella accogliente e avita casa di Paolo Testi, per quella che viene chiamata “Festa di Primavera”, ma che dovrebbe essere considerata una vera e propria “Festa dell’Amicizia”, come l’ha definita il nostro Presidente Chiricotto nella sua lettera di convocazione, l’Aurelium si è ritrovato a rinnovare per l’ennesima volta un incontro che tradizionalmente si celebra da moltissimi anni - a Gerano o in altri luoghi, ma sempre nella abitazione di un socio - per evidenziare anche quest’anno che i soci lion sono in grado di abbandonare talvolta formalità e orpelli istituzionali e mostrare che ben altre sono le motivazioni che tengono unite da non pochi anni persone di diversa estrazione sociale, professione, cultura, età: la reciproca stima e una amicizia disinteressata e vera. Per il vostro cronista ritrovarsi a casa di Paolo Testi significa ogni volta un tuffo nel passato quando, ancora adolescente, mi incantavo a guardare il lento e inesorabile vorticare delle mole di pietra che frantumavano il grano o il granturco, fino a ridurli in polvere, dei quali si avvertiva il dolce profumo e si immaginava la squisita fine: una fragrante pagnotta oppure una fumante enorme luna gialla. Sì, perché non tutti sanno che l’attuale elegante casa di Paolo una volta era il mulino di Gerano! E la familiare, genuina e bucolica atmosfera, trattenuta da quelle mura centenarie, senza dubbio oggi svolge il suo ruolo di sincero affettuoso anfitrione.
E, sempre in tema di amicizia, mi si consenta ancora un altro ricordo, al quale si assoceranno molti dei lettori di queste righe: le cene organizzate a casa dei soci, grazie all’impegno delle loro compagne. Erano incontri che, sempre in omaggio al sentimento amicale, punteggiavano l’annata sociale come un dipanarsi di appuntamenti che avrebbero visto la loro conclusione nella corale “Festa di Primavera”. A conclusione di questo argomento, non appare fuori luogo ricordare un pensiero di Euripide: il poeta ateniese affermava che “E’ una bella cosa essere ricchi ed è una bella cosa essere potenti; ma è ancora meglio essere amati da molti amici”.

Sabato 14 giugno, in un pomeriggio alquanto dispettoso dal punto di vista meteorologico, un plotoncino di volenterosi soci, guidato dal Presidente Chiricotto, si è ritrovato al Parco “Melvin Jones” per una manifestazione che, per definirla, è sufficiente trascriverne la motivazione incorniciata nel volantino che la proponeva: “Per ribadire con forza che la solidarietà ci unisce, ci rende migliori, più forti, più consapevoli!!!”. Organizzato con la partecipazione del Municipio XIII, gemellato con l’Aurelium da molti anni, con i ragazzi di “Solidabile Onlus”, con la Croce Rossa Italiana, con “libraduepuntozero.it” e con altre Associazioni di Volontariato, onorato dalla presenza delle autorità locali e allietato da alcune esibizioni della Banda musicale della Guardia di Finanza, l’incontro annuale all’interno di un verde parco dedicato al Fondatore di un movimento che si appresta a festeggiare tra tre anni il centenario della sua fondazione, ha voluto ancora una volta testimoniare la presenza solidale del nostro club accanto ai meno fortunati. E la solidarietà, come l’amicizia espressamente richiamata dal Codice dell’Etica Lionistica, costituisce per l’Aurelium il secondo pilastro che garantisce continuità ed efficacia al suo agire. E non dobbiamo trascurare che l’attenzione rivolta al prossimo in difficoltà ha una ricaduta positiva nei confronti di chi la pratica. Ben lo sapeva Carlo Padula, il compianto valoroso direttore di “Lionismo” il quale, commentando un mio scritto sul tema della solidarietà apparso sulla rivista nel primo numero dell’annata 2010-2011, così scriveva: “…perché sono convinto che soltanto se riusciamo ad emozionarci nel compiere il nostro dovere di lions potremo conservare la motivazione, l’entusiasmo e continuare a servire con gioia.”.

E proprio l’argomento della solidarietà costituisce l’anello di congiunzione che ci porta a parlare dei services che l’Aurelium anche quest’anno ha individuato e realizzato, sia pure con un occhio rivolto alle celebrazioni del cinquantenario del club, che avverrà nell’annata 2014-2015. La loro elencazione è possibile trovarla nell’intervento che il Presidente Chiricotto ha svolto in occasione del Passaggio della Campana, la sera del 20 giugno, e sta a rappresentare plasticamente il terzo pilastro su cui poggia la vita dell’Aurelium. Ma nell’intervento qui riportato per intero merita una particolare attenzione tutta la serie di manifestazioni che ha scandito l’annata che sta per concludersi, nonché il lavoro svolto da tre commissioni istituite su temi di studio i quali, anche se come tematica attengono al precedente argomento della solidarietà, hanno rappresentato per alcuni soci e consorti di soci un vero e proprio service. Le relazioni conclusive, sinteticamente illustrate nel corso della serata, sono state distribuite ai presenti e sono certo che saranno oggetto di attenta lettura e riflessione.
Ai soci e agli amici che hanno partecipato a quello che, a mio modesto avviso, costituisce l’incontro più importante e di maggiore significato nella vita di un Lions Club, è stato dato modo di complimentarsi con il socio Gennaro Saccone al quale è stato consegnato il “ Melvin Jones Fellow”, l’ambito attestato che sta a riconoscere e certificare l’impegno profuso da un lion a favore della società, in armonia con i dettami del Lionismo. Se il conteggio non è errato, l’amico Saccone è il ventesimo “Melvin Jones Fellow” che si aggiunge alla fitta schiera di soci del Lions Club Roma Aurelium meritevoli. Auguri!
Ma l’argomento “service” ritengo che non possa dirsi chiuso se non trova spazio una considerazione finale. Al Presidente Chiricotto, che sta concludendo una stupenda annata, e al Presidente Lomonaco, il cui intervento è anch’esso qui riportato, a tutti i Presidenti che si sono succeduti nella leadership dell’Aurelium dalla sua costituzione ad oggi, a tutti i Presidenti futuri non può non essere riconosciuto il merito di aver svolto un “service”, guidando un gruppo di persone che volontariamente si sono proposte, e si propongono, di bene operare a favore della società in generale e della comunità in cui vivono in particolare. Di tutte le affermazioni attribuite a Papa Francesco dalla sua elezione ad oggi, due più delle altre dovrebbero essere tenute presenti da tutti gli uomini:
“Se riesco ad aiutare una sola persona a vivere meglio, questo è già sufficiente a giustificare il dono della mia vita.” e poi: “Chi è più in alto stia al servizio degli altri.” (Enzo Maggi)

 

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