“Secondo l’ormai consolidata abitudine…” recitava la lettera con la quale il Presidente Manzaro invitava i Soci dell’Aurelium alla gita a Villa Lante di Bagnaia e a Palazzo Farnese di Caprarola. Infatti l’avvenimento rappresenta, ormai da moltissimi anni, la prima presa di contatto fra i Soci all’indomani della fine del periodo feriale, in maniera del tutto informale e disinvolta prima di tornare a lavorare per un anno intero. Questa volta i luoghi prescelti, a poca distanza da Roma, rappresentavano due splendidi esempi dell’architettura rinascimentale.
Villa Lante di Bagnaia, scaturita dal genio incomparabile di Jacopo Barozzi detto il Vignola e commissionata dal Cardinale De Gambara, per la sua complessa ma organica disposizione, raggiunse una tale armonia nel rapporto tra il verde naturale, le costruzioni e il verde dei giardini, da elevarsi a prototipo del giardino all’italiana.
Palazzo Farnese di Caprarola, la cui idea e forse anche l’inizio dei lavori appartengono ad Antonio da Sangallo, nella sua realizzazione appartiene per la quasi totalità anch’esso al Vignola. Fortezza pentagonale con cortile circolare, il Palazzo è caratterizzato dalla decorazione pittorica che vi ha lasciato Taddeo Zuccari e la foltissima schiera dei suoi aiuti e collaboratori. Nei nostri giorni fu scelto come residenza estiva dal Presidente della Repubblica Einaudi.
Il 9 ottobre era tempo di castagne e i gitanti, senza lasciarsi pregare, ne hanno fatto incetta! (Enzo Maggi)
Roma, 9 ottobre 2004
Foto:
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