Passaggio della Campana

13 giugno 2008

La sera del 13 giugno 2008 la Campana del Lions Club di Roma Aurelium ha irradiato negli eleganti saloni del Grand Hotel “Parco dei Principi” il suo suono con il quale avvisava i presenti che si apriva la serata nel corso della quale sarebbe passata di mano per la quarantaduesima volta, questa sera dall’Avv. Giuseppe Gugliuzza al Dott. Cesare Rotelli. Stava per ripetersi una cerimonia che, nella sua ormai quasi distaccata ritualità pluridecennale, suscita ancora emozione nel cuore dei due protagonisti della serata, sorpreso il primo per la rapidità con la quale l’anno della sua responsabilità è trascorso, curioso il secondo nell’immaginare l’accoglienza che gli sarebbe stata riservata all’atto della sua prima uscita ufficiale.
Mentre il Cerimoniere Poggi svolgeva le sua mansioni introduttive con la consueta e ormai nota signorilità, mi è tornato alla mente, sia pure in maniera parziale, quanto ebbi a scrivere quattro anni orsono, in occasione del Passaggio della Campana da Gallone a Manzaro e pubblicato sul fascicolo dell’annata 2004-2005, scherzosamente definito “Diario di bordo”. In quella circostanza tentai di immaginare e descrivere lo stato d’animo dei due Soci che in quel momento stavano a testimoniare il democratico avvicendamento delle cariche in un Club Lions, estrema, ma primaria, manifestazione di un associazionismo a livello mondiale, nel quale questa ritualità si ripete con la medesima tempistica in ogni parte del mondo. E mi stavo accorgendo che in definitiva nulla era cambiato, né poteva cambiare, almeno sul piano delle emozioni che anch’io avevo provato per due volte, la prima ormai venti anni or sono.
Il Presidente Gugliuzza evidenziava chiaramente la sua commozione, resa più evidente dal ricordo di una annata nefasta sul campo degli affetti, così duramente provati dalla scomparsa di persone bellissime e indimenticabili, quali lo erano Albetta Manucci e Alberto Longo, il cui passaggio nella vita del Club Aurelium ha lasciato una impronta che difficilmente potrà essere eguagliata.
Ma non è mancato uno scatto di orgoglio allorquando è passato ad enumerare i molti services che hanno evidenziato nell’anno trascorso la vocazione al volontariato del nostro Club quali, ad esempio, il contributo alla pubblicazione relativa al Premio Michelangelo, quello a favore della Cooperativa “Eureka”, della sezione di Bari dell’Associazione down, del C.R.E.C., del “Sight First 2”, della comunità “Il Chicco”, tanto amata da Albetta Manucci. Tutte attività che, assieme a molte altre ancora, hanno ricevuto riconoscimenti in occasione del Congresso nazionale di Caorle.
Con chiara onestà intellettuale, il Presidente Gugliuzza ha voluto tributare a quanti lo hanno affiancato nella sua opera di conduzione del Club un sentito ringraziamento, al Consiglio direttivo, a tutti i Soci che gli sono stati vicini e alle Signore che hanno contribuito alla migliore riuscita delle iniziative del Club. Ringraziamento che si è venato di commozione quando lo ha rivolto alla sua amata consorte. A testimonianza di quanto affermato e con un affettuoso saluto, il Presidente Gugliuzza ha voluto lasciare a tutti i Soci un tangibile ricordo della sua annata, accomunando nel riconoscimento anche le Signore.
Ricevuti a testimonianza del passaggio dei poteri i simboli della carica, la Campana e il Martelletto, il Presidente entrante, Dott. Cesare Rotelli, nel tracciare le linee programmatiche della sua annata, si è richiamato alle parole pronunciate nel lontano ottobre del 1965 dal primo Presidente del Lions Club di Roma Aurelium, il principe Francesco Massimo Lancellotti, quasi a voler testimoniare la continuità di intenti che costituisce la vita del Club: “Se nella nostra modestia sapremo esplicare le attività di istituto in forme concrete di altruismo, se promuoveremo frequenti incontri di intelligenze, dischiuderemo un brillante avvenire al nostro Club, perché lo porremo al diretto servizio della società in cui viviamo.” E ha proseguito sottolineando che mai parole furono più profetiche. E questo è potuto accadere grazie all’amicizia, all’armonia e alla concordia che da sempre regnano sovrane all’interno del nostro sodalizio e che mai dovranno venir meno, pena il declinare della nostra presenza a favore della comunità nella quale viviamo e della società in generale.
La chiusura ufficiale della serata, che ha visto il Passaggio della Campana anche nel Leo Club di Roma Aurelium, è stata affidata all’officer distrettuale Gabriella Gonnelli, Presidente di Circoscrizione. (Enzo Maggi).