CONVIVIALE NEL SEGNO DELLA SOLIDARIETA’
17 maggio 2013


La sera del 17 maggio 2013, presso il Gran Hotel Parco dei Principi, il Lions Club Roma Aurelium ha concluso le conviviali dedicate, in quest’anno lionistico, alle “Eccellenze Italiane” con la celebrazione del grande compositore Giuseppe Verdi, di cui ricorre il bicentenario della nascita.

Il Presidente del Club, dott. Gennaro Saccone, dopo un breve ed affettuoso saluto ai tanti soci ed amici intervenuti, ha presentato la relatrice della serata prof.ssa Cristina Cimagalli musicista e storica - docente di ruolo di Storia della musica presso il Conservatorio “ L. Perosi” di Campobasso - che ha ricordato, attraverso una piacevole conferenza dal titolo: “Banditi, zingare, buffoni e mori. Il melodramma verdiano fra novità e tradizioni” colui che costruì, il ponte operistico romantico tra l’opera buffa e le prime correnti veriste.

La prof.ssa Cimagalli ha ripercorso la vita avventurosa e le opere immortali del grande compositore con l’aiuto di documenti fotografici e filmati musicali.

Con il Nabucco, andato in scena alla Scala di Milano il 9 marzo 1842, ha inizio una folgorante carriera: in quasi dieci anni Verdi scrisse mediamente un’opera all’anno, da I Lombardi alla prima crociata a La battaglia di Legnano, passando per Attila, Ernani e Macbetht. Furono creazioni di successo, composte spesso su commissione, non sempre sorrette da genuina ispirazione, con ritmi di lavoro massacranti per cui lo stesso Verdi definì tale periodo della propria vita “anni di galera”.

La relatrice si è anche soffermata su un altro periodo importante della vita del compositore, quello della cosiddetta “trilogia popolare” della quale fanno parte tre capolavori assoluti: Rigoletto – Trovatore – Traviata. Con queste opere Verdi si impose come il più celebre musicista del suo tempo

I melodrammi di Giuseppe Verdi hanno certamente saputo interpretare lo spirito storico del tempo, descrivendo gli ideali degli italiani e testimoniando alcuni mutamenti storici di cruciale importanza per la nostra nazione: i moti rivoluzionari e il passaggio dell’Italia da Paese governato da un dominio straniero ad uno Stato indipendente.

Come da consuetudine, la serata è stata anche occasione per dedicare un “service” di solidarietà concreta e fattiva ai più bisognosi: è stato sponsorizzato, la sera del 6 maggio 2013 presso il teatro Brancaccio di Roma, un ironico e provocatorio spettacolo teatrale dagli ospiti della Caritas Diocesana intitolato “Primomaggio”. Il dott. Giuliano Alberto, delegato dal direttore della Caritas, Mons. Enrico Feroci, ha illustrato l’organizzazione territoriale dell’organismo pastorale soffermandosi principalmente sui venticinque centri di accoglienza e sull’emporio della solidarietà.

Con i saluti finali del Presidente ed il rituale tocco della campana si è conclusa una serata molto particolare, coinvolgente ed interessante.

( G. Pastena )

 

 

 

 

 

 

 


 

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