Passaggio della Campana.
Premiazione delle Commissioni sui temi di studio:
"Due generazioni a confronto "giovani - anziani"; Due generi a confronto "donne - uomini";
Attività di lavoro "esperienze e vissuto lionistico"
20 giugno 2014

LE ATTIVITA’ DEL NOSTRO LIONS CLUB

• Domenica 8 giugno 2014 - “Festa di Primavera” a Gerano
• Sabato 14 giugno 2014 - “Festa della Solidarietà” al Parco Melvin Jones
• Venerdì 20 giugno 2014 - “Passaggio della Campana”

I quattro-cinque giorni che normalmente occorrono al vostro cronista per metabolizzare un avvenimento realizzato dal nostro club, per farne successivamente oggetto di un articolo da pubblicare sul sito istituzionale, questa volta si sono purtroppo dilatati fuori misura, anche perché distratto da un doloroso lutto familiare che, sebbene ampiamente previsto, ha inciso non poco sulla serenità e sulla concentrazione che sono alla base di un prodotto che si vuole riesca il migliore possibile per obiettività e interesse. E di ciò si chiede scusa.
Tuttavia, una volta superato, seppure parzialmente, l’intuibile turbamento e recuperata la necessaria tranquillità, ho potuto constatare con stupore che i dodici giorni che intercorrevano dall’8 al 20 di giugno, con all’interno il 14 dello stesso mese, potevano rispecchiare, in una meravigliosa sintesi, come e quanto il Lions Club Roma Aurelium sappia operare per il conseguimento degli Scopi del Lionismo, in armonia con i dettami dell’Etica. Per meglio argomentare l’attività del nostro club, potrebbe sembrare artificio retorico richiamare il titolo dell’opera di Thomas Edward Lawrence - famoso agente segreto e scrittore inglese - “I sette pilastri della saggezza”; ma così non è: infatti, già nelle prime pagine dell’organigramma distrettuale possiamo leggere che il lionismo si poggia su quattro pilastri: “La Visione”, “La Missione”; gli “Scopi del Lionismo” e il “Codice dell’Etica Lionistica”. Mi sia permesso, quindi, a questo punto di affermare che anche il nostro Aurelium può vantare, nel concretizzare la propria vitalità, la presenza di alcune solide basi che possiamo benissimo definire “pilastri”: l’amicizia, la solidarietà, il servizio. Per giustificare questa affermazione, è sufficiente soffermarsi sul contenuto delle tre manifestazioni che si sono rapidamente succedute nei su ricordati giorni del mese di giugno e che mi è sembrato ineludibile ricordarle e commentarle come fossero un unicum inscindibile.

Domenica 8 a Gerano, nella accogliente e avita casa di Paolo Testi, per quella che viene chiamata “Festa di Primavera”, ma che dovrebbe essere considerata una vera e propria “Festa dell’Amicizia”, come l’ha definita il nostro Presidente Chiricotto nella sua lettera di convocazione, l’Aurelium si è ritrovato a rinnovare per l’ennesima volta un incontro che tradizionalmente si celebra da moltissimi anni - a Gerano o in altri luoghi, ma sempre nella abitazione di un socio - per evidenziare anche quest’anno che i soci lion sono in grado di abbandonare talvolta formalità e orpelli istituzionali e mostrare che ben altre sono le motivazioni che tengono unite da non pochi anni persone di diversa estrazione sociale, professione, cultura, età: la reciproca stima e una amicizia disinteressata e vera. Per il vostro cronista ritrovarsi a casa di Paolo Testi significa ogni volta un tuffo nel passato quando, ancora adolescente, mi incantavo a guardare il lento e inesorabile vorticare delle mole di pietra che frantumavano il grano o il granturco, fino a ridurli in polvere, dei quali si avvertiva il dolce profumo e si immaginava la squisita fine: una fragrante pagnotta oppure una fumante enorme luna gialla. Sì, perché non tutti sanno che l’attuale elegante casa di Paolo una volta era il mulino di Gerano! E la familiare, genuina e bucolica atmosfera, trattenuta da quelle mura centenarie, senza dubbio oggi svolge il suo ruolo di sincero affettuoso anfitrione.
E, sempre in tema di amicizia, mi si consenta ancora un altro ricordo, al quale si assoceranno molti dei lettori di queste righe: le cene organizzate a casa dei soci, grazie all’impegno delle loro compagne. Erano incontri che, sempre in omaggio al sentimento amicale, punteggiavano l’annata sociale come un dipanarsi di appuntamenti che avrebbero visto la loro conclusione nella corale “Festa di Primavera”. A conclusione di questo argomento, non appare fuori luogo ricordare un pensiero di Euripide: il poeta ateniese affermava che “E’ una bella cosa essere ricchi ed è una bella cosa essere potenti; ma è ancora meglio essere amati da molti amici”.

Sabato 14 giugno, in un pomeriggio alquanto dispettoso dal punto di vista meteorologico, un plotoncino di volenterosi soci, guidato dal Presidente Chiricotto, si è ritrovato al Parco “Melvin Jones” per una manifestazione che, per definirla, è sufficiente trascriverne la motivazione incorniciata nel volantino che la proponeva: “Per ribadire con forza che la solidarietà ci unisce, ci rende migliori, più forti, più consapevoli!!!”. Organizzato con la partecipazione del Municipio XIII, gemellato con l’Aurelium da molti anni, con i ragazzi di “Solidabile Onlus”, con la Croce Rossa Italiana, con “libraduepuntozero.it” e con altre Associazioni di Volontariato, onorato dalla presenza delle autorità locali e allietato da alcune esibizioni della Banda musicale della Guardia di Finanza, l’incontro annuale all’interno di un verde parco dedicato al Fondatore di un movimento che si appresta a festeggiare tra tre anni il centenario della sua fondazione, ha voluto ancora una volta testimoniare la presenza solidale del nostro club accanto ai meno fortunati. E la solidarietà, come l’amicizia espressamente richiamata dal Codice dell’Etica Lionistica, costituisce per l’Aurelium il secondo pilastro che garantisce continuità ed efficacia al suo agire. E non dobbiamo trascurare che l’attenzione rivolta al prossimo in difficoltà ha una ricaduta positiva nei confronti di chi la pratica. Ben lo sapeva Carlo Padula, il compianto valoroso direttore di “Lionismo” il quale, commentando un mio scritto sul tema della solidarietà apparso sulla rivista nel primo numero dell’annata 2010-2011, così scriveva: “…perché sono convinto che soltanto se riusciamo ad emozionarci nel compiere il nostro dovere di lions potremo conservare la motivazione, l’entusiasmo e continuare a servire con gioia.”.

E proprio l’argomento della solidarietà costituisce l’anello di congiunzione che ci porta a parlare dei services che l’Aurelium anche quest’anno ha individuato e realizzato, sia pure con un occhio rivolto alle celebrazioni del cinquantenario del club, che avverrà nell’annata 2014-2015. La loro elencazione è possibile trovarla nell’intervento che il Presidente Chiricotto ha svolto in occasione del Passaggio della Campana, la sera del 20 giugno, e sta a rappresentare plasticamente il terzo pilastro su cui poggia la vita dell’Aurelium. Ma nell’intervento qui riportato per intero merita una particolare attenzione tutta la serie di manifestazioni che ha scandito l’annata che sta per concludersi, nonché il lavoro svolto da tre commissioni istituite su temi di studio i quali, anche se come tematica attengono al precedente argomento della solidarietà, hanno rappresentato per alcuni soci e consorti di soci un vero e proprio service. Le relazioni conclusive, sinteticamente illustrate nel corso della serata, sono state distribuite ai presenti e sono certo che saranno oggetto di attenta lettura e riflessione.
Ai soci e agli amici che hanno partecipato a quello che, a mio modesto avviso, costituisce l’incontro più importante e di maggiore significato nella vita di un Lions Club, è stato dato modo di complimentarsi con il socio Gennaro Saccone al quale è stato consegnato il “ Melvin Jones Fellow”, l’ambito attestato che sta a riconoscere e certificare l’impegno profuso da un lion a favore della società, in armonia con i dettami del Lionismo. Se il conteggio non è errato, l’amico Saccone è il ventesimo “Melvin Jones Fellow” che si aggiunge alla fitta schiera di soci del Lions Club Roma Aurelium meritevoli. Auguri!
Ma l’argomento “service” ritengo che non possa dirsi chiuso se non trova spazio una considerazione finale. Al Presidente Chiricotto, che sta concludendo una stupenda annata, e al Presidente Lomonaco, il cui intervento è anch’esso qui riportato, a tutti i Presidenti che si sono succeduti nella leadership dell’Aurelium dalla sua costituzione ad oggi, a tutti i Presidenti futuri non può non essere riconosciuto il merito di aver svolto un “service”, guidando un gruppo di persone che volontariamente si sono proposte, e si propongono, di bene operare a favore della società in generale e della comunità in cui vivono in particolare. Di tutte le affermazioni attribuite a Papa Francesco dalla sua elezione ad oggi, due più delle altre dovrebbero essere tenute presenti da tutti gli uomini:
“Se riesco ad aiutare una sola persona a vivere meglio, questo è già sufficiente a giustificare il dono della mia vita.” e poi: “Chi è più in alto stia al servizio degli altri.” (Enzo Maggi)



Il Presidente Cav. Enrico Chiricotto conclude la sua Annata

 

DISCORSO DI CHIUSURA DELL’ANNATA DEL PRESIDENTE USCENTE
Cav. ENRICO CHIRICOTTO

Carissimi amici e amiche lions, graditissimi ospiti, siamo giunti al passaggio della campana e, benchè tante volte abbia sottolineato la mia poca dimestichezza con i discorsi e le celebrazioni, ritengo doveroso fare un’analisi dell’annata trascorsa.
Come ho sempre ripetuto è stato l’anno da me dedicato alle donne, in particolare alle compagne della nostra vita che hanno intensamente collaborato alla riuscita degli eventi programmati - a tutte un sincero ringraziamento, ringraziamento che rivolgo con particolare affetto a Elvira Lomonaco, Marina Dori, Teresa Manzaro, Cristina Colletti, Paola Ricciardi, Giuliana Pastena, Rosaria Durantini, Andreina Cassano, Giovanna Saccone, Margherita Mele, Bianca Maria Lucibelli, Maria Clara Paolini, Francesca Aquino, Vittoria Natale, Angela Testi ed ultima mia moglie Luisa anche per l’abnegazione e la pazienza dimostrata nel supportarmi ed ancor più sopportarmi. E’ merito loro la splendida riuscita :
- del Mercatino di Natale condotto insieme alla Croce Rossa Italiana,
- la Festa degli auguri ed il Concorso di Poesia, allietato dall’esibizione musicale di Maria Paola Manucci,
- la Cena con delitto svolta in Interclubs con Roma Amicizia e Roma San Paolo,
- il torneo di Burraco, che ci ha permesso di contribuire al service distrettuale “Emergenza Sardegna” con la bella cifra di duemila euro,
- la Festa di primavera a Gerano,
- la Festa della solidarietà nel Parco Melvin Jones in collaborazione con il tredicesimo Municipio, la Croce Rossa Italiana ed altre associazioni di volontariato – per il Municipio erano presenti il Presidente Andrea Tassone ed i consiglieri il nostro socio Riccardo Rossi e Caterina Monticone, che tanto si sono attivati per la sua organizzazione e riuscita; si è esibita la Banda della Guardia di Finanza, purtroppo con una improvvisa interruzione a causa di un forte temporale; nei colloqui che ho avuto con i ragazzi disabili presenti ho percepito l’entusiasmo e la riconoscenza per il nostro impegno.

Tra le altre attività e gite svolte ricordo con piacere :
- la gita ad Alatri ed al Castello di Fumone in cui siamo stati ricevuti dal Marchese Longhi de Paolis,
- la conviviale sul tema distrettuale “abusi sui minori” con la partecipazione della D.ssa Patrizia Torretta, Vice Questore della Polizia Postale,
- le visite guidate al Tesoro di Napoli ed alla Villa Paolina Bonaparte,
- la conviviale in cui il Prof. Giulio Tarro ci ha intrattenuto sul tema di attualità la terra dei veleni,
- la conviviale in interclub con Roma Tiberis in cui il nostro socio Ing. Domenico Giglio ci ha dottamente intrattenuto su “Gabriele D’Annunzio poeta e soldato”,
- l’incontro con il nostro Direttore Internazionale Roberto Fresia,
- il Convegno sulla Via Francigena (che mi ha riportato alle origini e fatto riallacciare amicizie lontane nel tempo e quasi dimenticate) in cui abbiamo effettuato il gemellaggio del nostro Club con quello di Montefiascone e di Roma Sistina,
- il bel lavoro svolto dalle Commissioni costituite sui temi di studio che avevano come finalità la solidarietà, il lavoro dei giovani e l'identificazione dei Lions :
o Due generazioni a confronto "giovani - anziani" (Massimiliano Rocchi – Davide Marcelli),
o Due generi a confronto "donne - uomini" (Teresa Manzaro e Cristina Colletti)
o Attività di lavoro "esperienze e vissuto lionistico" (Paolo Ricciardi e Raffaele Mele)

In previsione dei festeggiamenti del cinquantenario del nostro Club, che avverrà nell’annata 2015/2016, i services, su parere del Consiglio Direttivo e dell’Assemblea dei soci, sono stati ridotti in massima parte a quelli istituzionali (LCIF - Crec - Cani guida - Service Governatore - Emergenza Sardegna) ed alcuni individuati dalla commissione a tal fine istituita :
- Natura e Fantasia, scuola di disegno per disabili,
- La strada dell’arcobaleno, per l’arredamento di una sala d’attesa per i genitori di bambini affetti dalla spina bifida,
- Dipartimento di medicina nucleare dell’Università la Sapienza, per l’acquisto di computer e stampanti da impiegare nell’assistenza quotidiana dei pazienti (ancora da concretizzarsi)
- Solidabile onlus, per la festa della solidarietà nel Parco Melvin Jones di cui vi ho già relazionato.

Avevo programmato diverse gite di uno o più giorni in :
- Albania da soli o con il Club di Matera,
- Gerusalemme e/o Giordania,
- Sansepolcro e Arezzo con il club aretino con cui avevamo effettuato un’ interclub qui a Roma,
- Montefiascone/Lago di Bolsena/Bagnoregio,
che, con rammarico, non abbiamo potuto effettuare per il mancato raggiungimento di un numero congruo per coprire il costo del pullman o delle quote di partecipazione.

Non voglio annoiarvi oltre ma ritengo necessario riaffermare quanto negli anni ci ha trasmesso il nostro amatissimo Past Governatore Umberto Manucci: “l’amicizia è il più grande dono che Dio ha posto a disposizione dell’uomo; senza il trionfo dell’Amicizia tante grandi opere umanitarie, di fratellanza e di amore non si sarebbero realizzate”
principio fondamentale a cui ho costantemente ispirato la conduzione dell’annata.
E concludo, perdonandomi la ripetizione, come ho iniziato l’annata leggendo la bellissima pagina del grande amico di Umberto, il lion Lao Cottini:

"Se sarai povero e bisognoso e, soffrendo il freddo di un rigido inverno, incontrerai un uomo che ti darà metà del proprio mantello per farti riparare, dividendo con te quanto egli ha, avrai forse trovato un santo, ma non avrai trovato un Lion;
se chiederai soccorso per risolvere le tue questioni di interessi o di affetti e troverai un uomo che sacrificando il proprio tempo ed il proprio denaro ti darà aiuto e ti conforterà e riuscirà a farti ottenere , almeno in parte, quanto è tuo diritto avere, avrai trovato un giusto, ma non avrai trovato ancora un Lion;
e se sarai solo e troverai un uomo che conoscendo un tuo amico vorrà essere anche amico tuo e ti accoglierà nella sua casa e ti tratterà come un fratello, avrai trovato un buono, ma non avrai trovato ancora un Lion;
ma se troverai riunite tutte queste qualità, questo spirito di sacrificio, questa gioiosa generosità nel donare, questo senso di disinteressata e vera amicizia, allora veramente avrai trovato un Lion."

Ringrazio tutti della collaborazione e …… vogliate perdonare eventuali parole mal dette o aspettative non realizzate … con sincera e grande amicizia.
Ora a coronamento dell’anno dedicato alla donna il microfono a Teresa Manzaro che ci illustrerà il tema: “Due generi a confronto” il cui testo verrà poi distribuito a tutti.




La Sig.ra Teresa Manzaro illustra il tema svolto

 


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DONNE E UOMINI A CONFRONTO
Il commento di Enzo Maggi

Mi accingevo a scrivere un breve commento sulla interessante pubblicazione redatta dalle amiche Teresa Manzaro e Cristina Colletti relativa al confronto tra i generi femminile e maschile, atto conclusivo di un incarico ricevuto dal Presidente Chiricotto nel corso della sua annata, e ero perplesso sul taglio da dare all’intervento, quando la mia attenzione è stata attirata da una manchette a fondo pagina 13 della rivista LION dello scorso mese di settembre, il cui argomento era il rifiuto di alcuni club lions maschili di accogliere le donne come socie. Avendo letto più di una volta l’opuscolo, non mi è stato difficile rintracciare il dialogo, da me chiosato a margine, che fin dall’inizio mi era sembrato ispirato da una problematica ben più ampia di quelle che attenevano alla quotidianità, rivolta ai rapporti familiari e di lavoro, pur sempre importanti ma affatto racchiusi in una visione parziale, sia familistica che sociale.

Il dialogo era quello immaginato tra Isabella e Daniela, che invito tutti ad andare a rileggere o sulla pubblicazione cartacea, distribuita a tutti, o sul sito del nostro club, riprodotta per intero nella annata 2013-2014; e che veniva riproposto al mio interesse grazie al fondo pagina di cui sopra.

Con estrema signorilità e molto tatto, probabilmente attente a non urtare sentimenti e convinzioni personali, le due protagoniste ricordano le difficoltà incontrate per “rompere gli schemi” che da sempre vedevano le donne “abituate all’obbedienza”, con l’uomo che “meritava più rispetto”, perché “educate alla superiorità del maschio”; le “grandi lotte e lunghe discussioni per avere il permesso” di fare e dire ciò che “ai nostri fratelli era riconosciuto di diritto”. La “rottura degli schemi” non è stata né facile né pronta, “in alcuni casi più rumorosamente”: sottinteso garbato richiamo al quel movimento chiamato “femminismo”, sorto addirittura prima della Rivoluzione francese e che, manifestatosi in varie posizioni teoriche e in maniera diversa da paese a paese, aveva uno obiettivo primario e fondamentale: eliminare alla radice ogni tipo di subordinazione, realizzando le pari opportunità tra uomini e donne, dalle quali sarebbero poi derivate la identità sessuale e la identità di genere. In Italia, come in definitiva in tutti gli altri paesi, il movimento ha conseguito i suoi successi attraverso mobilitazioni e lotte anche cruente: si possono ricordare gli scontri con la polizia avvenuti a Roma l’8 marzo del 1972, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, che causarono anche alcuni feriti. E al movimento femminile sono da attribuire indubbiamente una serie di successi sia nel campo sociale che in quello personale, anche se proprio dall’interno del movimento stesso vengono alcune critiche che avanzano seri dubbi sulla validità della conseguita parità giuridica e sociale: ad esempio, negli anni settanta, la scrittrice e critica d’arte Carla Lonzi definisce l’eguaglianza tra i sessi “…la veste in cui si maschera oggi l’inferiorità della donna.”

Comunque, è innegabile che oggi la posizione giuridica della donna nella società moderna non è neppure lontanamente paragonabile a quella di appena pochi decenni addietro. Anche per il nostro paese. Basti solo pensare che fino al 1946 alle donne italiane non era riconosciuto l’esercizio del voto. Su questo argomento anche gli uomini avevano dovuto attendere il 1912 per godere del suffragio universale! E quello femminile, nei paesi occidentali, ha avuto un percorso molto diversificato: dai primi anni del 1900 al 1930 ben quattordici paesi lo hanno adottato; gli altri hanno dovuto attendere. Sembra strano, ma anche in Francia si è arrivati al 1944; e poi nella civilissima Svizzera addirittura al 1971!

Ma l’esercizio dei diritti civili da parte della donna, se decisamente molto importante, non è che un aspetto della sua posizione all’interno della società; e nel rivendicare la totale parità dei due generi la donna non ha incontrato - e non incontra talvolta anche oggi - una sponda favorevole nei regimi al potere e neppure nelle religioni praticate nel mondo, specialmente quelle monoteiste. Restringendo il campo al cristianesimo, e lungi da me l’insana presunzione di affrontare l’argomento in maniera dottorale ed esaustiva, mi limito a richiamare le citazioni contenute nella manchette provocatoria le quali, nel sostenere l’assunto della diversità tra uomo e donna, chiamano in causa esponenti del calibro di Sant’Agostino, San Tommaso d’Aquino, Tertulliano, San Geronimo. Addirittura San Paolo, nel cui pensiero sulla donna mi ero imbattuto tempo addietro, leggendo il libro di Riccardo Calimani “Paolo: l’Ebreo che fondò il Cristianesimo”, laddove si commentava la prima lettera di Paolo ai Corinzi. E l’ignoto interlocutore conservatore, protagonista dello scambio di opinioni, chiude il florilegio delle citazioni rievocando Bernardo da Como, grande inquisitore (guarda caso!) del cinquecento, il quale affermava di non riconoscere alle donne un’anima! Affermazioni aberranti che per fortuna stanno crollando in tutto il mondo; anche se purtroppo non mancano ancora episodi di fondamentalismo religioso di una crudeltà incredibile.

Per ciò che attiene alla Chiesa cattolica, si deve prendere atto con soddisfazione che tutte le convinzioni espresse nei secoli passati da padri e dottori della Chiesa, compresi quelli sopra citati, stanno man mano crollando sotto l’energica spinta degli ultimi pontefici, ad iniziare da Giovanni XXIII, il quale volle che ai lavori del Concilio Vaticano II del 1962 vi fosse una vasta partecipazione femminile, ritenendo la sua presenza nella Chiesa e nella società civile uno dei segni del tempo. Oggi, il documento più importante ed esplicito lo si deve a Giovanni Paolo II con l’Enciclica “Mulieris dignitatem”, pubblicato nell’agosto del 1988 e interamente dedicato alla donna. In un recente documento del Pontificio Consiglio per i Laici possiamo leggere: “Giovanni Paolo II conduce un’analisi antropologica alla luce della Rivelazione per ricavare (….) verità fondamentali quali la pari dignità dell’uomo e della donna creati a immagine di Dio.” Sigillo più autorevole, elevato e conclusivo sulla pari dignità non ci si può attendere!

 



La premiazione delle Sig.re Teresa Manzaro e Cristina Colletti

 

Il Socio Massimiliano Rocchi illustra il tema svolto

 

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La premiazione del Socio Massimiliano Rocchi

 


I Soci Paolo Ricciardi e Raffaele Mele illustrano il tema svolto

 

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La premiazione dei Soci Paolo Ricciardi e Raffaele Mele

 


Il passaggio della campana fra i Presidenti Entrante e Uscente

 


Il conferimento del MJF al socio Gennaro Saccone

 


Il Presidente Entrante Francesco Lomonaco introduce la sua Annata

 

DISCORSO D’INSEDIAMENTO DEL PRESIDENTE ENTRANTE
Dr. FRANCESCO LOMONACO


Cari soci, amiche ed amici,

nel 1998-99 durante la mia prima esperienza da Presidente di questo prestigioso Club Aurelium ho appuntato, quale padrino, il distintivo dell’Associazione sul petto dell’attuale Presidente uscente Enrico Chiricotto, oggi per ironia del destino, è Lui che mi riconsegna, per la seconda volta, il distintivo da Presidente ed il martelletto, segno del comando.
Sono orgoglioso di aver presentato Enrico che con la sua generosità - e non solo d’animo - la sua disponibilità e l’altruismo ha saputo conquistare i soci del nostro Club, e tutti i soci del Distretto 108L che hanno avuto modo di conoscerlo ed apprezzarlo.
Grazie Enrico per quello che hai fatto, che stai facendo e farai per l’Associazione !
Non ho chiesto io di ripetere l’incarico di Presidente, ma il Presidente del Comitato elettorale, l’amico Gennaro Saccone, mi ha chiesto di accettare la sua proposta di candidarmi a seguito della rinuncia del Vice Presidente, l’amico Giorgio Cassano, ed a causa della mancanza di soci disponibili, non ripetenti, a svolgere questa importante ed appassionante carica di club.
Questa indisponibilità mi rattrista non poco lasciandomi intravedere un futuro nebbioso per il nostro Club. Ma di queste previsioni atmosferiche avremo modo di parlarne nel prosieguo con gli amici che mi affiancheranno e mi supporteranno nel Consiglio Direttivo e che desidero presentarvi:

• Fabio Colletti – Segretario;
• Paolo Ricciardi – Tesoriere;
• Giuseppe Pastena – Cerimoniere; (Prego i tre a venire al mio fianco)
Inoltre:
• Alvaro Pennella – Responsabile Informatico;
• Filippo Lucibelli – Censore;
• Enzo Maggi – Addetto Stampa;
• Antonio Mauro Durantini – Leo Advisor; (è l’ultimo tentativo che facciamo se falliamo cancelleremo il club Leo);
• Gianfranco Carpi, Domenico Giglio, Ernesto Liccardi Medici, Massimiliano Rocchi (Supporter del Tesoriere), Paolo Testi – Consiglieri;
• Giuseppe Gugliuzza, Paolo Testi e Pierluigi Dodi – Comitato Soci.

Credo di percepire il desiderio da parte dei soci e delle loro stimate ed importanti consorti, di assolvere ai compiti istituzionali dell’Associazione, e quindi del Club in modo, come dire: più snello, pur senza rinunciare al livello culturale ed all’aplomb che rende prestigioso l’Aurelium.
La scarsa partecipazione dei soci, a mio modo di vedere è dovuta, in parte allo scarso interesse dimostrato per le attività del club durante il decorso anno lionistico, ed in parte per le limitazioni fisiche dovute all’elevata età media dei soci. Per ovviare a questi inconvenienti cercheremo, con lo Staff, di solleticare i vostri interessi e di superare le difficoltà deambulatorie mettendo a disposizione di codesti soci i necessari mezzi di supporto pur di avere la gioia di rimanere uniti - per i dolori reumatici faremo una convenzione per la fornitura ospedaliera per l’Artiglio del Diavolo.
All’inizio della mia annata avremo un numero di soci ridotti a causa di alcune dimissioni – irrevocabili, nonostante i numerosi tentativi di retention – come si dice in gergo distrettuale - per alcuni è intervenuto anche Papa Francesco ma senza esito positivo.
Per questo alle conviviali rischiamo – se continua l’assenteismo - di essere sempre meno con la conseguenza che il Prestigioso Aurelium farà una figuraccia con il relatore di turno che si troverà una platea di 15 soci piuttosto che di 40 soci come accadeva qualche anno fa.
Per ovviare a questo inconveniente vi chiedo – in attesa di incrementare il numero dei soci - di continuare ad aprirvi per la sola frequentazione, ripeto solo frequentazione, no a gemellaggio o fusioni, con altri clubs, per il vecchio adagio: l’unione fa la forza.
Ho letto che tra le popolazioni nomadi del Sahara vige il principio che ogni Tribù araba è talmente unita che nulla può unirle ad altre Tribù. Evitiamo questo egoismo!
Ebbene, io dico che il confronto con gli altri serve a noi stessi per confermarci che procediamo sulla giusta via e serve a far conoscere il Prestigio concreto e reale del Club Aurelium.
Dopo l’approvazione del Consiglio Direttivo Vi consegno il calendario degli eventi sionistici - è già pronto eccolo qua - per l’annata prossima in modo che possiate fin da ora annotare sulla vostra agenda i giorni impegnati per il Club e non disertare l’appuntamento.
Concludo ricordandoVi che il Presidente è solo il vostro Rappresentate e non fa miracoli - io potrei ma non desidero sprecare le mie risorse -, mentre Voi siete il Club e solo Voi lo potete rendere Prestigioso o Mediocre.
Vi aspetto numerosi.

 


Il Presidente Entrante Francesco Lomonaco presenta il suo Staff

 


Il Past Governatore Mario Paolini chiude la serata

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