Il 27 ottobre 2017 la prima Conviviale dell'annata lionistica 2017-2018 è coincisa con la visita del Governatore del Distretto 108L, dott. Rocco Falcone, e la Celebrazione del 52° Anniversario della Charter del Club "Aurelium". Una numerosa rappresentanza di soci ed amici ha fatto da cornice al ricevimento in onore del Governatore; tra le autorità lionistiche erano presenti: il Past Governatore Mario Paolini, il Segretario Distrettuale Silverio Forteleone, il Tesoriere Distrettuale Enrico Chiricotto, il Presidente di Circoscrizione Paolo Rosicarelli, il Presidente di Zona Fabrizio Carmenati. Nella magnifica sala Farnese dell'Hotel Parco dei Principi in Roma, la Conviviale è stata preceduta dall'incontro tra il Consiglio Direttivo, allargato a tutti i soci, ed il Governatore per uno scambio di informazioni sulla vita del Club, sulle attività già svolte e quelle programmate per l'annata in corso. Il Governatore, nel complimentarsi per quanto esposto, ha incoraggiato, con spunti e riflessioni, a proseguire, compatti, il lavoro intrapreso. A seguire Il Cerimoniere, nonché Officer Distrettuale, Giorgio Dori , dopo le procedure di rito, ha dato la parola al socio Domenico Giglio, per la rievocazione della Charter Night del Club. L'ing. Giglio, socio da 40 anni dell'Aurelium, con spigliato e chiaro eloquio, ha tracciato un preciso excursus della storia del Club, evidenziando le tappe più significative di 52 anni pieni di eventi, di solidarietà e di amicizia. Al termine della Celebrazione ha preso la parola il Presidente del Club Aurelium, dott. Giuseppe Pastena, che ha ricordato la conoscenza di vecchia data con il Governatore e la piacevole coincidenza di incontrarsi, dopo tanti anni, in ruoli diversi nei Lions. Ha poi messo in evidenza la storia positiva del Club che ha espresso tra i soci ben tre Governatori e si è sempre distinto per correttezza e spirito lionistico. Il Presidente nel suo intervento ha rappresentato anche le difficoltà che si incontrano in una grande città come Roma ad incrementare il numero dei soci, a tale riguardo confida nell'impegno di tutti per conseguire questo obiettivo. Prima di concludere, ha sfiorato due argomenti: il programma dell'annata lionistica ed il rispetto dei ruoli e delle regole, determinanti per il regolare sviluppo di una organizzazione mondiale come i Lions. La serata è proseguita con l'intervento del Presidente di Circoscrizione, dott. Paolo Rosicarelli, che ha esposto il "curriculum vitae" del Governatore. Successivamente il dott. Falcone ha espresso le linee della sua gestione, il modo di interpretare la visione e l'etica lionistica, nonché il piacere di trascorrere la serata con i soci di un Club come l' Aurelium che ha una storia lunga e piena di successi. Dopo il rituale scambio dei rispettivi gagliardetti, illustrati dal Governatore Falcone e dal Presidente Pastena, sono stati consegnati n.10 premi Chevron ai soci: Manzaro Dino e Testi Paolo (40 anni) - Dori Giorgio, Moroni Maurizio, Pirro Cesare, Ricciardi Paolo (35 anni) - Ricottini Rodolfo (30 anni) - Dodi Pierluigi (15 anni) - Iachetti Gian Carlo e Natale Francesco (10 anni). La bella e significativa serata si è conclusa con la consegna, da parte del Presidente Pastena al Governatore, del contributo del Club alla "Casa di Accoglienza Lions di Cagliari" ed omaggi alle signore. (G. Pastena) |
Con la consegna della Charter il 30 ottobre 1965, il Club Ladispoli-Cerveteri, questo il nostro nome originario, e che sarebbe divenuto pochi anni dopo, "Roma Aurelium", entrava a far parte della famiglia lionistica, in Italia appena quindicenne, grazie ad un primo club milanese, giunta anche a Roma il 1954 con il primo Club, denominato" Roma", poi divenuto Roma Host, al quale erano seguiti il Roma Palatinum, il Roma Tyrrenum (all'origine chiamato Roma Lido), il Roma Capitolium, che fu il nostro Sponsor, ed il Roma Castelli Romani. Quindi fummo il sesto club della Capitale e il dato che più impressiona è che questi cinque Clubs avevano in totale ben 698 soci, e un club, il primo, da solo ne sommava 318 ! Oggi, sono cifre che vanno meditate e studiate, i Clubs Romani sono divenuti ben 26, ed hanno complessivamente 676 soci, cioè ventidue in meno di cinquantadue anni or sono. All'aumento, forse eccessivo, del numero dei Clubs romani, che hanno una media di 26 soci a Club, non ha corrisposto un aumento eguale dei soci, per cui dopo questo excursus, ritorno al nostro Club, in quanto non è questa la sede per gli approfondimenti relativi ai dati sovraesposti, anche se sarebbe da ricordare la legge di gravitazione universale, dove la forza di attrazione è direttamente proporzionale al volume delle masse. L'Aurelium dunque, come ha scritto il nostro Past Presidente e Past Governatore, Mario Paolini, nella prefazione al volume edito per il cinquantesimo del club, pregevole ed esauriente opera di Enzo Maggi, nostro socio dal lontano 1979, nasce ad opera di "uomini di grande spessore morale, professionale e culturale", in quel di Ladispoli, con un numero di 37 soci equilibrato nella sua composizione, avendo come suo primo presidente, un principe romano, Francesco Massimo Lancellotti, senatore della repubblica. E le sue parole nel discorso programmatico, di essere il nuovo Club una "Libera unione di uomini liberi", è al tempo stesso un suggello, coerente con la prima lettera della nostra sigla di Lions, dove la "L" significa "liberty", ed è anche una linea di condotta, un principio basilare dal quale non doversi mai discostare. E di questa linea abbiamo avuto assertore per gli oltre i quarantanni della sua appartenenza al Club, l'indimenticabile Umberto Manucci, per tutti noi maestro di vita e di lionismo, con la sua carica di energia e di concretezza in tutte le iniziative intraprese e realizzate, lontano da fumosità ideologiche. Basti ricordare, una per tutti, la "Fotoemoteca" per la tipizzazione del sangue e l'importanza delle donazioni, tipizzazione che se fosse stata veramente adottata nazionalmente, avrebbe evitato le tante morti causate da incompatibilità del sangue tra donatore e paziente. E da Lui e dalla sua consorte Albetta, abbiamo appreso l'importanza nella vita del club, della presenza femminile delle nostre consorti, non come socie, ma come partecipazione fattiva nei service, nella raccolta di fondi, nella partecipazione a tutte le iniziative del Club, anche con le loro proposte e suggerimenti. E parlando di service, e dello spirito di servizio che animò il club sin dall'inizio, voglio ricordare che a pochi mesi dalla sua nascita apparve sul quotidiano romano "Il Tempo", del 19 novembre 1966, all'epoca molto diffuso, un trafiletto che trascrivo testualmente : "Il Lions Club risponde all'appello pro alluvionati. Ladispoli e Cerveteri non potevano mancare all'appello a favore delle popolazioni dell'Italia centro-settentrionale tanto duramente colpite dalle recenti alluvioni. L'immane sciagura non poteva rimanere ignorata dal Lions Club locale che, tramite il suo Presidente, principe Francesco Massimo Lancellotti, ha versato presso la RAI-TV, la somma di lire 100.000. E' la piccola somma di un piccolo club, ma è anche la migliore testimonianza della sempre attiva e valida partecipazione dei Lions ai problemi che affliggono le popolazioni più colpite." Intanto il piccolo Club di questa donazione cresceva come soci e come attività e si trasferiva a Roma, con il nome di "Aurelium" ricordando la strada che da Roma porta appunto a Ladispoli e Cerveteri, e anni ed anni dopo concretizzava un accordo di collaborazione con il Municipio della zona Aurelia, realizzando una vecchia idea del lionismo romano, risalente agli anni '80 , di "gemellare" i clubs, secondo il nominativo scelto, con le allora circoscrizioni, oggi Municipi, idea senza dubbio valida per i "service" sul territorio, ma che ha trovato poco riscontro, se si eccettua appunto il nostro Club, per cui se a Roma, vi è una località recante il nome del fondatore del Lions, il "Parco Melvin Jones", questa realizzazione è dovuta alla collaborazione esistente di cui l'Aurelium può andare orgoglioso. Nel già citato libro sui nostri cinquanta anni, che si aggiunge alle numerose altre pubblicazioni e notiziari stampati dal club, vi sono i nomi di tutti gli oltre 300 soci dalle origini ad oggi, di cui, quelli attuali, hanno una anzianità lionistica media di 25 anni, e vi è riportato ed ampiamente trattato, quanto sopra esposto, nonchè gli altri service e le più varie attività svolte. Ma di queste vorrei sottolineare anche quel desiderio di cultur, di "seguir virtute e conoscenza" che ci ha portato a conoscere le bellezze d'Italia, ultime nel tempo i giardini di Ninfa e città quali Mantova ed Arezzo, arricchendo un "palmares" di 88 viaggi, con 191 località visitate, cercando, ove possibile l'incontro con lions locali per uno scambio di esperienze, oltre ai gemellaggi con prestigiosi club esteri, da Malta a Barcellona ed a Praga, che hanno ampia documentazione nel nostro prestigioso sito www.lionsclubaurelium.org, tra i più completi esistenti, seguito con cura e passione dal socio Manzaro. Guardando così alle passate esperienze, da esse dobbiamo trarre insegnamenti ed auspici per il futuro, tenendo conto delle variazioni intervenute nella società in cui viviamo e nella quale il nostro compito è ancor più necessario di quanto fosse nel 1965.
* Presidente nelle Annate 1982-83 e 1983-84; Socio dall'Annata 1977-1978 |
Caro Governatore, cari Soci, gentili Signore, graditi Ospiti, questa sera per noi del Club Roma Aurelium è certamente una serata del tutto particolare: ospitiamo il Governatore del Distretto 108L e celebriamo la 52° Charter, anniversario che cade esattamente il prossimo lunedì 30 ottobre. Governatore, caro Rocco, con grande gioia ti accogliamo, riconoscendo in te un autorevole rappresentante della nostra Organizzazione. Pensare che ci saremmo incontrati, nell'anno del centenario dei Lions, tu come Governatore Distrettuale ed io come Presidente di Club, rappresenta una coincidenza veramente unica. Ci siamo conosciuti nel lontano 1966, durante la frequenza dell'Accademia del Corpo delle Guardie di P.S, e, dopo aver percorso itinerari diversi, ora ci ritroviamo tra i Lions. Spero che tale piacevole coincidenza, sia di auspicio per il conseguimento di buoni risultati. Come ha evidenziato il nostro socio Domenico Giglio, che ringrazio per la brillante celebrazione, il club che rappresento ha una lunga e positiva storia, si è sempre distinto per la qualità dei suoi soci, per l'assiduità della loro partecipazione, per l'importanza degli impegni lionistici intrapresi. Ora spetta a tutti noi mantenere questo livello, migliorare lo spirito associativo ed incrementare la struttura in termini numerici. Certamente il momento storico e sociale che stiamo vivendo, in una grande metropoli come Roma, non aiuta ad accrescere il numero dei soci, specialmente i più giovani. La città offre tante occasioni di aggregazione e la presenza di numerosi altri Club, rende problematico l'ingresso di nuovi iscritti. Anche a tale scopo cureremo di più l'affiatamento tra i soci con conviviali a tema, gite, visite culturali; realizzeremo la nostra missione lionistica attraverso interventi di solidarietà rivolti ai bisogni della comunità locale in cui operiamo ed in quella Distrettuale. Coadiuvati dalle nostre consorti, che partecipano intensamente alla vita del Club, cercheremo di raggiungere gli obiettivi prefissati con impegno e decisione: tutte le Conviviali, questa compresa, saranno legate ad un "service". Come tema dell'annata è stata scelta una materia attuale ed importante: "Attualità dei valori della nostra Costituzione Repubblicana nel III° Millennio". Alti dirigenti dello Stato, esperti in materia, ci illustreranno le varie problematica della Carta, i suoi valori ancora validi e se, alla luce di nuovi contesti storici e sociali, necessita di eventuali ritocchi. Il Club Aurelium che festeggia il 52° anno di vita, ha annoverato tra i soci tre Governatori : Umberto Manucci, Ferdinando Antoniotti ed il nostro qui presente Mario Paolini. Anche per questo credo che l'orgoglio e lo spirito di appartenenza debbano accompagnarci sempre ed impostare la nostra convivenza sui fondamentali principi di amicizia, tolleranza, correttezza e rispetto delle regole e dei ruoli. Siamo uno tra le migliaia di Club che fa parte di un Organismo mondiale di grandi dimensioni, la cui struttura non può che essere piramidale; un Organismo che può funzionare solo se ci sono procedure rispettate da tutti. Questa Internazionalizzazione è la vera forza dei Lions ; naturalmente, alcuni aspetti dell'Organizzazione possono anche non essere condivisi, ma dobbiamo comunicare le nostre perplessità, insofferenze o contrarietà sempre in maniera propositiva e costruttiva, attraverso i mezzi che la stessa Organizzazione ci mette a disposizione. Credo che il nostro operare rispetti questa linea di pensiero. Ho detto "nostro" perché il Presidente non é il Club ma lo rappresenta a nome di tutti i soci. Caro Governatore, nel concludere questo intervento, ti rinnovo i più affettuosi auguri per una annata piena di successi e soddisfazioni per te ma, soprattutto, per la grande famiglia dei LIONS, fiduciosi che possa realizzarsi quanto espresso recentemente dal nostro Immediato Past-Presidente Internazionale Bob Carlew: " il nostro secondo secolo sarà ancora migliore del primo". Grazie. |
Dalle diverse zone della Sardegna, ogni anno, si recano a Cagliari all'Ospedale Armando Businco più di 7000 persone per praticare cicli di chemio o radio-terapia ambulatoriale, spesso necessari dopo il periodo di ricovero. Proprio nel momento in cui sono più provati per tali terapie debilitanti essi devono sostenere disagi per il viaggio e spese di soggiorno talora superiori alle loro possibilità. Dalla conoscenza di questi fatti è nata l'idea di costruire la Casa di Accoglienza per malati oncologici in terapia ambulatoriale e per i familiari accompagnatori, per offrire loro un confortevole alloggio, per il periodo necessario, e il calore della solidarietà umana. L'idea è nata nel 1990 tra i soci del Club Lions Cagliari Castello e si è subito estesa ai Clubs della Città, della Sardegna e di tutto il distretto 108L. La prima pietra della Casa di Accoglienza è stata posta il 30 Aprile 1994 e l'inaugurazione è avvenuta il 4 Aprile 1998 da parte del Governatore Giuseppe Palmas che ha voluto si chiamasse "Casa Lions". La casa è stata Service del Distretto 108L, che comprende Sardegna, Umbria e Lazio, per due anni Lionistici consecutivi, ossia negli anni 95-96 e 96-97. Nel 1996 la Fondazione Internazionale dei Lions, gli LCIF, ha deliberato un contributo di 75.000 dollari a favore della stessa. La spesa complessiva di edificazione e arredamento ha superato i 2500 milioni di lire. Alla raccolta hanno partecipato, oltre i Lions del Distretto, anche Istituti di Credito, Istituzioni pubbliche e privati cittadini in un generoso slancio di solidarietà . |