Il 4 aprile il Governatore Distrettuale comm. avv. Enzo Rovasio ha effettuato
la sua gradita visita al Club. Alle ore 20,30 ha presieduto il Consiglio Direttivo
del Club. Ascoltata la relazione del Presidente dr. Ciro Orsolini sulle numerose
attività del Club e quella del Segretario sulla situazione organizzativa
e finanziaria, egli ha espresso il suo vivo compiacimento ed ha brillantemente
dettato le direttive per una fattiva attività lionistica auspicando
che questa riesca ad esercitare una notevole influenza sulla vita sociale
del Paese.
In onore del Governatore è seguita una serata di gala con intervento
di tutti i lions del Club e relative signore. Durante la serata alla quale
sono intervenuti il Vice Governatore ed i Presidenti dei Clubs romani, sono
stati presentati nove soci ai quali il Governatore ha personalmente consegnato
le insegne lionistiche.
Alla fine della serata il Governatore ha consegnato al Conte Alfredo d’Amore
Angiono una medaglia d’oro offerta dal Distretto quale riconoscimento
dell’opera appassionata svolta lo scorso anno quale Segretario Tesoriere
del Distretto.
I nuovi soci presentati sono: avv. Luigi Licci, avv. Vincenzo Alibrandi, rag.
Gino Fontana, dr. Gian Paolo Paldi, avv. prof. Armando Schiavo, dr. Arrigo
Conforti, dr. Mario Giovanni Gallazzi, avv. Aldo Recchi, dr. Giancarlo Scipioni.
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... Aiutiamo a svuotare di contenuto la minacciosa e tendenziosa ondata contestatrice
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Cari Amici Lions del Club di Roma - Aurelium,
sono grato al Vostro Presidente, l’Amico carissimo dr. Ciro Orsolini,
d’avermi offerto la gradita occasione di rivolgerVi un saluto diretto
e schietto, al di fuori da ogni relazione ufficiale, presentandomi a Voi,
su questo Vostro Bollettino, ancora una volta come Lion tra i Lions, cosiccome
ho sempre cercato di fare nel corso del mio incarico, ormai esaurito. Nel
ritornare definitivamente nel mio Club di Sassari, senza altra ambizione che
quella di aver portato via, da tutti i Lions con i quali ho avuto comunicazioni,
una piccola parte del Loro affetto, desidero ringraziare anche Voi della accoglienza
franca e fraterna che avete riservato a me e a Graziella la sera del nostro
incontro ufficiale e dirVi che ricorderò a lungo quella visita come
una delle più belle fatte ai Clubs del nostro impareggiabile distretto
108/L.
Cari Amici Lions,
il nostro impegno civile e sociale, di cittadini e di Lions, a fronte di problemi
sempre più vasti, complessi e gravosi, si fa ogni giorno più
intenso e pressante, fino a non concederci più ritardi, distrazioni
o divagazioni. Le attività professionali ed affaristiche ci impongono
ormai un ritmo serrato ed inesorabile, dal quale non possiamo sottrarci senza
esserne superati o estraniati.
Orbene non possiamo dimenticare o trascurare lo stesso carattere di implicazione
e le stesse cadenze applicative anche nella nostra vita lionistica. Se questa
è, come deve essere, il riflesso o la proiezione della nostra migliore
personalità, non deve esplicarsi certo come un tempo di distacco o
di disincanto dalle occupazioni e sopratutto dalle problematiche giornaliere,
ma inserirci nei temi e nei casi delle nostre collettività con la stessa
dedizione piena ed assoluta che portiamo nelle nostre cose private.
Il Club non deve, quindi, essere (o non essere solo) un diversivo per le fatiche
ordinarie, ma l’ambito di raccolta delle nostre migliori forze spirituali,
ideologiche e morali: ci trovi e ci spinga a coordinarle, a promuoverle e
ad applicarle, non a dimenticarle o a disperderle. Ricordiamoci che dobbiamo
esplicare sempre e soltanto un “servizio”: le attività
conviviali e quelle ricreative devono essere strumento funzionale per creare
incontri e partecipazioni numerose, attive e creative, e non essere fine a
se stesse, né avere autonoma giustificazione.
Non basta. Mentre la società intorno a noi si evolve rapidamente, sommuovendo
alla base le sue stesse radici; mentre tutti i valori politici e comunitari
vengono rimessi in discussione e rischiano di essere rovesciati o ricostruiti,
non basta più interessarsi di problemi settoriali o marginali, di soluzioni
tecniche o eminentemente applicative. Occorre riesaminare le nostre ragioni
più intime, riscontrarne la validità e la sufficienza, confrontare
la congruità rispetto ai moti nuovi ed alla sensibilità diversa
che la società in evoluzione impone.
È a questo esame che le attività dei Clubs devono essere particolarmente
sollecitate, sia perchè esso rappresenta oggi la ricerca del centro
focale della nostra vita pubblica, e di riflesso di quella privata, sia perché
un riscontro collettivo, e comunque dialettico, può portarci a conclusioni
realistiche, solide e valide.
Si facciano, dunque, riunioni fra i Soci e li si invitino ad esprimere le
insoddisfazioni, le tensioni, le incongruità e le esigenze loro proprie,
o quelle delle loro attività, dei loro settori, delle loro collettività.
Si confrontino le varie esperienze, si insista su indagini critiche, intimistiche,
approfondite. Non si lascino in ombra aspetti anche difficili o scabrosi:
si parli con franchezza assoluta e con fraterna chiarezza.
Si capiranno così, e forse solo così, le angosce ed i turbamenti
di una società sconvolta e dilaniata da quelle stesse forze che quasi
certamente portiamo anche in noi, anche se compresse o inesplorate. E poiché
noi Lions abbiamo certamente qualità e vigore morali sufficienti per
ricostruire più rapidamente e più validamente, sulla spietata
analisi critica di noi stessi, dei nostri simili e delle nostre collettività,
un sistema più aperto, completo e sopratutto più giusto, avremo
ancora elementi o argomenti per parlare coscienziosamente e responsabilmente
a coloro che, dopo l’opposizione e la censura, null’altro sanno
opporre alle soluzioni mancate dei gravi problemi agitati, se non la violenza
erosiva o il moto eversivo.
Solo per questa strada, a mio avviso, aiuteremo a svuotare di contenuto la
minacciosa e tendenziosa ondata contestatrice, senza volerci chiudere in torri
d’avorio sociali o spirituali, senza arroccarci su posizioni di élite
o di privilegio e senza, sopratutto, spegnere in noi la vitalità e
la continuità del nostro “servizio”.
Con affettuosi auguri e saluti,
(Enzo ROVASIO, Governatore del Distretto 108/L ITALY anno
sociale 1969-1970)
Foto:
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