Cari amici Lions e graditissimi ospiti. Per prima cosa devo
ringraziarvi tutti per la partecipazione, così numerosa , a questa
conviviale, che è più giusto chiamare festa e che nel linguaggio
lionistico viene denominata “ Passaggio della Campana”.
I protagonisti di questa festa sono due. Colui che vi parla in questo momento:
tranquillo, disteso, quasi euforico, come uno studente, che dopo aver dato
l’esame si sente scaricato e soddisfatto pregustando il meritato riposo.
L’altro protagonista , un po’ preoccupato e pensieroso, consapevole
del fatto che per un anno dovrà occupare la carica più prestigiosa,
importante e vitale della nostra Associazione : quella di Presidente di un
Club Lions.
Forse questa mia affermazione può non essere condivisa, ma io ne sono profondamente convinto e vi dirò il perché. Perché solo facendo il Presidente, ottemperando quindi ad un preciso dovere di servizio, che tutti i Lions, veramente tali, dovrebbero assolvere, sia pure nei tempi e nei modi opportuni, si prende veramente coscienza del profondo significato dei principi e degli scopi del sionismo. In termini semplici voglio dire che “ bisogna sporcarsi le mani”: cioè fare e non parlare.
In precedenza ho voluto rappresentare il Presidente uscente come uno studente che ha sostenuto l’esame. Ma l’esame quale risultato ha avuto?
E’ sempre difficile giudicare se stessi e pertanto prima di tirare delle conclusioni vorrei ripercorrere velocemente il “piano si studi” o meglio il programma che avevo proposto al Consiglio Direttivo e che con lo stesso abbiamo poi sviluppato. ( segue l’elenco delle attività svolte ).
Ecco, questo è ciò che abbiamo fatto, che il nostro Club ha fatto.
Personalmente sono moderatamente soddisfatto. Dico moderatamente, in quanto sarei stato completamente soddisfatto se la partecipazione dei soci, che è stata comunque buona, fosse stata più estesa ed in secondo luogo se fossero stati ammessi nel nostro Club nuovi soci. Ciò non è avvenuto e me ne dispiaccio. Occorrono forze nuove, ma che siano tali in termini qualitativi e non di solo numero.
Scusatemi se, a differenza del solito, ho prolungato il mio
intervento, ma questa è la riunione conclusiva dell’anno sociale
e ritengo sia doveroso nei Vostri confronti dare conto di ciò che è
stato fatto. Ora sto per concludere, in tutti i sensi, ma devo prima rivolgere
alcuni ringraziamenti.
Vi prego di non considerarlo un atto solamente formale, poiché, anche
se come mia abitudine e comportamento non sono solito usare parole e toni
che suscitino commozione, devo dirvi che questi ringraziamenti vengono proprio
dal cuore.
Ringrazio per primi i componenti del Consiglio Direttivo,
che mi hanno supportato validamente per tutto l’anno sociale. E fra
i membri del Consiglio Direttivo ringrazio in modo particolare:
il Segretario Paolo Ricciardi, non tanto per l’attività svolta
in funzione della carica, ma per i consigli misurati, franchi e leali, che
sempre mi ha dato;
il Cerimoniere Enzo Maggi, prezioso collaboratore nello svolgimento del compito
più impegnativo e, permettetemi il termine, “ rognoso”.
Il compito, tramite il quale, il Club presenta la sua immagine verso l’esterno.
Il Tesoriere Claudio Capizzi, Lions da non molto tempo, che ha assolto il
compito di amministrare il nostro modesto bilancio con lo stesso scrupolo
e precisione con i quali amministra le migliaia di miliardi dell’azienda
dove lavora.
Ringrazio alcuni Presidenti di Clubs Lions, che ci hanno onorato molto spesso con la loro presenza e con i quali si è instaurato un sincero rapporto di amicizia.
Ringrazio le nostre mogli, che sono l’elemento portante ed il cemento della nostra Associazione, in quanto sanno creare un vero clima di cordialità e di amicizia e la cui collaborazione operativa è indispensabile per la nostra attività di servizio. E per questo, mie care, voglio premiarvi con “ il bacio del Presidente”. A richiesta, se volete anche con foto ricordo.
Ho assistito nei miei ventitre anni di Lions a molti passaggi della campana ed ogni volta il Presidente uscente, con la voce incrinata dall’emozione, ringraziava la moglie ed i figli, aggiungendo il bacio finale. Vi confesso che ho sempre guardato a questa manifestazione pubblica di affetto con un occhio un po’ ironico. Oggi però devo confessare che quei Presidenti avevano ben ragione e dovere di ringraziare le proprie mogli ed i propri figli. Le stesse ragioni che io ho questa sera, poiché mi hanno aiutato, non solo con azioni, idee e molto buon senso, ma soprattutto con grande spirito di sopportazione.
Ed infine ringrazio tutti i soci del mio bellissimo e prestigioso Club “ Roma Aurelium” ( questa sera sono buono, ringrazio anche quelli un po’ assenteisti) che essendo intervenuti numerosi hanno voluto manifestare il loro attaccamento alla nostra Associazione e la loro affettuosa solidarietà al Presidente uscente ed a quello entrante, al quale porgo personalmente gli auguri per una splendida annata lionistica.
Credo di avere ringraziato proprio tutti, ma se ho dimenticato qualcuno, voglia perdonarmi.
Termino ripetendomi, ma credo che ne valga ancora la pena:
“La cosa più importante della vita sono gli amici……gli amici veri” ed io aggiungo, con la massima che ha contraddistinto la mia annata, “amici per servire”.
(Piero Tonini Presidente uscente)
Foto:
Ingrandisci | Normale | Riduci
|